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È stata depositata ieri dl gruppo Pd l’annunciata interrogazione al sindaco Muzzarelli avente come oggetto gli aggiornamenti sulla raccolta rifiuti col sistema porta a porta. 'Ormai stiamo arrivando al completamento della trasformazione – racconta Antonio Carpentieri – col Quartiere 2 che da ultimo dovrebbe ultimare le operazioni in giugno. Arrivati a questo punto, e dando voce ad alcune inevitabili criticità, soprattutto riguardo l’accumulo di rifiuti in alcune zone, siamo allora a chiedere intanto alcune delucidazioni sui dati: quali fossero quelli della raccolta differenziata prima del porta a porta e quali sono quelli attuali. In seconda istanza siamo a promuovere di nuovo il potenziamento dei cosiddettio ‘spazzini di quartiere’, che possono essere senza dubbio un validissimo ausilio alla raccolta dei rifiuti e al mantenimento della pulizia delle strade e dei marciapiedi cittadini.
Infine, e le due questioni ci premono molto, chiediamo all’Amministrazione se vi siano delle implementazioni in programma riguardo alla raccolta porta a porta, giunta ormai al termine del suo percorso di coinvolgimento di tutta la città, e se siano previsti nuovi e diversi incontri di tipo informativo, per garantire una sempre maggiore interazione e collaborazione con la cittadinanza'.
Una presa posizione contro la quale oggi interviene il capogruppo Fdi Elisa Rossini.
'Il Pd si sveglia dal torpore sul disastro porta a porta, un disastro che era prevedibile già mesi fa, come Fratelli d’Italia aveva evidenziato già da novembre dello scorso anno. Una città ad alta densità abitativa non può essere trattata come un piccolo comune nella gestione della raccolta differenziata.
La raccolta dei sacchi di carta plastica e lattine che si accumulano perché tanti sono i residenti, obbligati a convivere con sacchetti maleodoranti nelle proprie abitazioni per una settimana intera, è una follia in cui la Giunta, con il sostegno della maggioranza, Partito Democratico alla guida, ha testardamente trascinato la città. Era tutto prevedibile e quando lo dicevamo noi, dai banchi della maggioranza si sollevavano le solite espressioni di superiorità intellettuale ambientalista' - afferma la Rossini.
'Ci vuole concretezza, quella che manca a questa amministrazione: è necessario ammettere l’errore e fare un passo indietro evitando di gravare i cittadini di ulteriori costi. Lo spazzino di quartiere indicato dal Partito Democratico come la soluzione privilegiata, oltre ad essere una inutile piccola pezza, non è gratis. Si tratta di un servizio che Hera considera integrativo e per il quale Hera chiede, assurdamente visti i gravi inadempimenti di cui si sta rendendo responsabile, una integrazione del compenso principale previsto dal contratto per la gestione del servizio - prosegue Elisa Rossini -. Già abbiamo visto in sede di approvazione della delibera TARI che i costi, a causa dei servizi aggiuntivi richiesti dal Comune per non finire sommersi da rifiuti, sono aumentati di un milione e 200 mila euro senza per altro migliorare minimamente la situazione. Il porta a porta a Modena non funziona. Se ne prenda atto e si faccia un passo indietro evitando ulteriori errori che finirebbero per gravare sui cittadini anche in termini economici'.
Redazione Pressa
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