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Approvare la proposta di legge presentata due anni fa dall’Onorevole Stefania Ascari per l’introduzione dell’educazione affettiva e sessuale nel primo e nel secondo ciclo di istruzione nonché nei percorsi di studio universitari. Inoltre investire su esperienze come quella unica in Italia creata a Modena e destinata alla presa in carico di uomini violenti”. In sintesi sono due le linee di intervento rilanciate dal Gruppo consiliare del Movimento 5 stelle a Modena per voce dei consiglieri Enrica Manenti e Barbara Moretti in riferimento al tema della violenza sulle donne che ha caratterizzato il consiglio comunale di ieri a Modena.
“Non basta l’educazione alle relazioni nelle scuole superiori in orari extracurriculare per tre mesi all’anno proposta dal ministro dell'istruzione Valditara” - ha affermato il Consigliere Enrica Manenti. “Crediamo sia opportuna l’introduzione sistematica e continuativa di ore obbligatorie di educazione all’affettività e alla sessualità, in tutte le scuole italiane di ogni ordine e grado.
Sin dalle prime classi e dai primi anni bisogna insegnare ai ragazzi ad accettare i no, i fallimenti, le delusioni, il rispetto della libertà altrui. L’obiettivo è evitare di crescere futuri adulti emotivamente analfabeti e incapaci di vivere relazioni”.
Citando l’omicidio di Giulia il Consigliere Barbara Moretti afferma come sia preoccupante che tale delitto sia stato commesso da un giovane insospettabile. “E allora dobbiamo chiederci: quanti casi di questo tipo potrebbero esserci e quanti fatti di questo tipo che ci sembrano impossibili fino ad un minuto prima potrebbero ripetersi? E’ possibile, davvero, senza retorica, prevenire? Forse si. Per dare una risposta forse bisognerebbe concentrarsi, oltre al contesto della donna vittima, anche e soprattutto su quello dell’uomo. In questa direzione credo dovremmo valorizzare e mettere a sistema a livello istituzionale quel grande patrimonio di conoscenza e di azione che negli oltre ultimi dieci anni è stato portato avanti dal centro Liberiamoci dalla violenza dell’Ausl di Modena e dedicato agli uomini maltrattanti guidato dal Dr.
De Rosa che ringraziamo per la sua relazione in consiglio comunale. I dati sui risultati ottenuti sono importanti sia in termini riduzione dei casi di recidiva, elemento importantissimo, e sia per il grande valore fornito dalla conoscenza di centinaua di casi, dalle dinamiche e dai contesti che sottendono a reazioni violente ai reati. Comprese quelle legate ai disturbi sul piano affettivo oltre che sessuale. Piani, affettivo e sessuale, appunto che andrebbero affrontati già dal livello della scuola elementare. E l’approvazione della legge parlamentare presentata dal Movimento 5 Stelle andrebbe in tale direzione”.
Redazione Pressa
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