Sono frasi che pesano come macigni quelle che sgorgano dalla bocca di Giancarlo Muzzarelli, sindaco di modena, in scadenza di mandato. Pronunciate davanti alla platea del PD accorsa ieri sera al locale Tube Club di Modena per la presentazione del programma elettorale del Partito Democratico per le elezioni amministrative dell'8 e 9 giugno. Dopo l'intervento introduttivo ed illustrativo del programma da parte della Segretaria cittadina Federica Venturelli, sale sul palco lui. Partendo dal riferimento ai fatti del comune di Bari dove l’ispezione disposta dal ministero dell’Interno per sospette infiltrazioni mafiose viene giudicata come 'una operazione costruita dai parlamentari della destra e da membri del governo', arriva a Modena. In sostanza, per Muzzarelli, sarebbe di fatto in corso una strategia politica da parte di governo e parlamentari di centro destra. Accusa gravissima figura del prefetto di Bari.
Ricordiamo che a Mirandola l'attentato incendiario ai danni della Polizia Locale, il 20 maggio 2019, pochi giorni prima delle elezioni comunali, provocò due morti, una anziana e una badante che abitavano nello stesso stabile del comando, e fu opera di un giovane magrebino.
Matrice che invece, per contro, non solo viene attribuita dal sindaco ma viene declinata sulle elezioni di Modena, come possibile rischio. 'Come mi ha detto qualcuno' - sottolinea il sindaco.
Cinque minuti davvero carichi di sospetti, pesanti accuse e malcelati scenari di eversione antidemocratica nel discorso del sindaco che invita la platea PD a non dare scontata la vittoria a Modena del centro sinistra. 'Anche se noi abbiamo candidati preparati e il centro destra è più diviso del centro sinistra, non diamo niente per scontato. Chi pensa che queste elezioni si possano vincere per inerzia vive sulla luna. La destra è forte, e noi non abbiamo ancora costruito un progetto politico alternativo a livello nazionale'.
Gi.Ga.