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'Ci avviciniamo alle elezioni e guarda caso succedono delle questioni mirate. Lo dico perché ho avuto modo di dirlo già anche al Comitato Ordine e sicurezza pubblica. Certi segnali o certe battute di qualche politico locale mi preoccupano e credo che dobbiamo alzare il livello di attenzione perché non succeda qui, come qualcuno mi ha detto, quello che è successo a Mirandola nel 2019'.
Sono frasi che pesano come macigni quelle che sgorgano dalla bocca di Giancarlo Muzzarelli, sindaco di modena, in scadenza di mandato. Pronunciate davanti alla platea del PD accorsa ieri sera al locale Tube Club di Modena per la presentazione del programma elettorale del Partito Democratico per le elezioni amministrative dell'8 e 9 giugno. Dopo l'intervento introduttivo ed illustrativo del programma da parte della Segretaria cittadina Federica Venturelli, sale sul palco lui.
Partendo dal riferimento ai fatti del comune di Bari dove l’ispezione disposta dal ministero dell’Interno per sospette infiltrazioni mafiose viene giudicata come 'una operazione costruita dai parlamentari della destra e da membri del governo', arriva a Modena. In sostanza, per Muzzarelli, sarebbe di fatto in corso una strategia politica da parte di governo e parlamentari di centro destra. Accusa gravissima figura del prefetto di Bari. Ma andiamo avanti. Muzzarelli alza ancora l'asticella. E sempre paventando una strategia messa in campo dal centro destra arriva a Modena dove anche anche alcune battute di politici locali meritano, come lui dichiara di avere fatto, di essere portate all'attenzione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal Prefetto. 'Voglio mettere la questione al centro di una riflessione. Perché con il loro vittimismo mascherato e le loro azioni di potere vogliono inquinare i pozzi della democrazia e un sindaco non può girarsi da un'altra parte'.
L'asticella si alza ancora. La gentilezza, anche verbale, promessa dal candidato sindaco in quota PD Mezzetti, seduto in prima fila ad ascoltare, sembra non trovare casa nelle parole del sindaco. La strategia anti-democratica che il sindaco sembra volere dare come cosa assodata nell'azione del centro destra, spinge Muzzarelli anche oltre. Richiamando l'attenzione sull'attentato incendiario del 2019 alla sede della Polizia Locale di Mirandola. In particolare riferendosi al periodo pre elettorale, Muzzarelli afferma: 'Credo che dobbiamo alzare il livello di attenzione perché non succeda qui, come qualcuno mi ha detto, quello che è successo a Mirandola nel 2019'.
Ricordiamo che a Mirandola l'attentato incendiario ai danni della Polizia Locale, il 20 maggio 2019, pochi giorni prima delle elezioni comunali, provocò due morti, una anziana e una badante che abitavano nello stesso stabile del comando, e fu opera di un giovane magrebino. L'ipotesi avanzata da subito fu di una vendetta ma nulla che potesse ricondurre ad una strategia o ad una matrice specifica e tantomeno di carattere politico.
Matrice che invece, per contro, non solo viene attribuita dal sindaco ma viene declinata sulle elezioni di Modena, come possibile rischio. 'Come mi ha detto qualcuno' - sottolinea il sindaco.
Cinque minuti davvero carichi di sospetti, pesanti accuse e malcelati scenari di eversione antidemocratica nel discorso del sindaco che invita la platea PD a non dare scontata la vittoria a Modena del centro sinistra. 'Anche se noi abbiamo candidati preparati e il centro destra è più diviso del centro sinistra, non diamo niente per scontato. Chi pensa che queste elezioni si possano vincere per inerzia vive sulla luna. La destra è forte, e noi non abbiamo ancora costruito un progetto politico alternativo a livello nazionale'.
Gi.Ga.
Redazione Pressa
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