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'Prendo atto che per l’ennesima volta il Partito Democratico abbia scelto di basare la propria campagna elettorale sulle menzogne e sulle offese nei confronti degli avversari politici, utilizzando la solita litania e il solito linguaggio pieno di livore tacciando Fratelli d’Italia di estremismo e fanatismo'. A parlare è Ferdinando Pulitanò, presidente provinciale di Fratelli d’Italia, replicando al segretario Pd Federica Venturelli.
'Le parole del segretario del Pd modenese sono gravissime ma, purtroppo, non stupiscono perché la sinistra, sempre più a corto di idee e di programmi, ha abituato gli elettori ad avvelenare i pozzi offendendo l’avversario, sbandierando il pericolo estremismo e fanatismo. Fratelli d’Italia Modena è una forza politica matura, con diverse sensibilità al proprio interno e che rappresenta larga fascia dei modenesi stanchi delle politiche miopi, ideologiche e lassiste di una sinistra che ha reso Modena una città culturalmente morta, insicura e sporca.
Il segretario cittadino del Pd non si preoccupi di Fratelli d’Italia e della coalizione di centrodestra che supportano la candidatura di Luca Negrini a sindaco di Modena, composta da tutti i partiti che fanno parte del centro destra, dalla Lega a Noi Moderati, e che, soprattutto, sono anche al Governo del Paese attualmente'.
'Il segretario piuttosto pensi al suo sostanziale commissariamento nella scelta di un candidato sindaco imposto e che ha raso al suolo tutte le belle speranze della loro giovane classe dirigente e che, non contento, durante il suo battesimo elettorale, ci ha tenuto a prendere le distanze dal Partito Democratico, probabilmente perché, a ragione, se ne vergogna. Il segretario cittadino del PD si concentri sulla sua coalizione e, anziché parlare di estremismo nero e preoccuparsi di Fratelli d’Italia, dica ai modenesi quali saranno le scelte in tema di sicurezza, ambiente ed infrastrutture dal momento che i partiti che sostengono Mezzetti sono alleati solo aritmeticamente ma divisi ideologicamente su tutti i temi. Esattamente come avviene a livello nazionale, anche a Modena la sinistra è divisa nelle idee e nei programmi, lacerata da lotte interne e ha come unico collante quello di criminalizzare l’avversario, di spartirsi il potere e le poltrone, continuando a vedere Modena solo come un osso da spolpare', conclude Pulitanò.
Redazione Pressa
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