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Finisce l'era Aimag: Carpi apre le porte ad Hera, pronta a comandare

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Votato oggi il nuovo CDA che vede l'ingresso della multiutility. Spaccatura epocale nel PD. Votano sì solo Carpi e i comuni delle Terre d'Argine. Contrari i comuni della bassa e del basso mantovano. Si astiene Concordia. Lodi (Mirandola): 'Hanno decretato la morte di Aimag e depredato il territorio di un patrimonio'


Finisce l'era Aimag: Carpi apre le porte ad Hera, pronta a comandare
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Nessuno scrupolo di fronte all'ultima lettera di Atersir ai comuni soci Aimag nella quale si specificava che con un nuovo CDA e l'ingresso di un soggetto privato non si sarebbe più potuto procedere con l'affidamento della gestione dei rifiuti nella modalità attuali, oggi fiore all'occhiello di Aimag. Nessuno scrupolo politico di fronte alla prospettiva di una frattura epocale tra i comuni della bassa modenese e delle Terre d'argine in una scelta strategica come quella della governance della multiutility della bassa tra le prima in Italia. I primi compatti per il no all'ingresso di Hera e alla perdita del controllo totalmente pubblico della società, i secondi con il sindaco di Carpi e il sindaco di Soliera, nonché segretario PD in prima linea, ad avvallare la linea Hera.
Nessuno scrupolo di fronte alla prospettiva di cedere ad Hera, senza nemmeno la presentazione di un piano industriale, e di fatto concorrente di Aimag, il controllo della stessa Aimag.

Nessuno scrupolo di fronte alla prospettiva di firmare un atto che probabilmente sarà impugnato e portato in tribunale. 

La strategia Hera per la conquista del controllo di Aimag ha prevalso e ha vinto. Grazie al sostegno garantito dal Comune di Carpi, rappresentato dal sindaco PD Bellelli, dal Comune di Soliera, rappresentata dal sindaco PD e segretario provinciale del partito Solomita, dei comuni delle Terre d'Argine e della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi. Capaci, insieme al 25% di Hera, di garantire i numeri sufficienti per eleggere e di fatto imporre, a maggioranza, il nuovo CDA. Con nomi già stampati sulla lista che il sindaco di Carpi aveva già pronta.

Il confronto politico chiesto e mai ottenuto negli ultimi mesi dai comuni della bassa, non c'è stato nemmeno nella riunione decisiva di oggi. Lista di concordata, ma da una parte sola.

E da imporre in forza di una maggioranza che non ha voluto nemmeno valutare l'ipotesi di un rinvio della votazione, chiesto anche da numerosi comuni della bassa per approfondire i rilievi di responsabilità legati al voto su un atto del genere. Capace di decidere sul futuro e sulla natura territoriale stessa di Aimag.

Lista già scritta, appunto, così composta: Paola Ruggero, (Presidente), Alberto Papotti (Vicepresidente, concordiese, ex segretario Cna), Paolo Casarini, Monia Brunetti (in quota Comune di Carpi) e Alessandro Baroncini (indicato da Hera). Ecco il nuovo CDA espressione di fatto di Hera e dei comuni delle Terra d'argine, con l'esclusione fattuale della rappresentanza della bassa e dell'area nord in cui Aimag è nata, ha sede e cuore. Un CDA che così formato crea le condizioni per la nomina del nuovo Direttore Generale (che sarà indicato sempre da Hera), e che sancirà lo scenario pià temuto e contrastato da tutta la bassa modenese e mantovana: il passaggio di Aimag sotto il controllo operativo di Hera. E per lo più a costo zero per la multiutility bolognese. Con tutte le conseguenze che ciò comporterà rispetto all'indotto, all'operatività, alla gestione dei servizi, compresi quelli ambientali, fiore all'occhiello di Aimag, che in questo assetto potrebbero presto finire sotto la gestione Hera.

Passaggio epocale, insomma, insieme ad una spaccatura epocale anche nel PD. Con i sindaci della bassa modenese, la maggior parte del Partito Democratico, a votare contro alla scelta assunta, su un tema così strategico, dal sindaco di Soliera, che è anche segreterio del Partito. Roberto Solomita aveva dichiarato a La Pressa che il partito non prendeva posizione. Anche se la non posizione in questo caso, significava, come in un silenzio assenso, assumere una posizione chiara rispetto alla proposta Hera, spalancando ad essa la porta della sala del controllo strategico di Aimag. Da segnalare l'astensione del Comune di Concordia, con il sindaco Prandini che vede entrare nel CDA alla Vicepresidenza il suo concittadino, già segretario CNA, Alberto Papotti.

Durissima la reazione a caldo dell'Assessore con delega alle partecipate e ad Aimag, rappresentante del comune di Mirandola in Assemblea Roberto Lodi: 'Dopo essersi nascosti in modo puerile sottraendosi al confronto politico, Carpi e i comuni delle Terre d'Argine hanno presentato e votato una lista di nomi chiaramente concordata con Hera. Senza un confronto con tutta l'area nord, anzi escludendo l' area nord. Oggi abbiamo assistito alla morte di Aimag decretata dal Comune di Carpi, dal sindaco di Soliera, segretario PD, che hanno avuto anche la faccia tosta di votare a favore di un bilancio da loro dipinto fino a ieri come disastroso solo per delegittimare Aimag in vista del voto di oggi. Sconfessando anche loro stessi e l'operato della governance da loro nominata. Una verogna politica ed istituzionale a tutto tondo. Non credevo fosse possibile un livello così basso. Hanno regalato Aimag ad Hera, snaturandone la natura pubblica, depredandone il valore legato al territorio con un danno per i cittadini ed il territorio che valuteremo anche in altre sedi. Le conseguenze sui servizi, sull'occupazione, sui comuni, sull'indotto generato sul territorio, saranno pesantissime. Purtroppo anziché sul tavolo della politica che non hanno mai voluto affrontare, la questione porterà presumibilmente ad un confronto in tribunale. Oggi per responsabilità di Carpi e dei comuni delle Terra d'Argine finisce una grande storia, la storia di Aimag, regalata ad Hera'- chiude Lodi 

'Il PD modenese capeggiato dal Segretario del partito e sindaco Solomita, il sindaco di Carpi e con la ignavia del sindaco di Concordia, Aimag è stata espropriata dal territorio in cui è nata e cresciuta e che la rappresenta, spianando la strada ad Hera azienda concorrente. E' la fine di Aimag come multiutility pubblica, così come la abbiamo sempre conosciuta. Carpi e coloro che oggi hanno aperto le porte ad Hera si sono assunti una grave responsabili amministrativa e politica di fronte ai cittadini e ad una intera comunità' - ha affermato il segretario provinciale e consigliere comunale a Mirandola Lega. Guglielmo Golinelli. 'Oggi si è consumato l’esproprio, lo scippo di Aimag in quando azienda del territorio e multi utility pubblica. Si è voluta decretare la fine del “Patto di Sindacato”: uno strumento che ne garantiva la forma pubblica al cospetto della Legge e ad Atersir permettendo gli affidi diretti e le gare a doppio oggetto. Si è fatta entrare Hera che ben presto ne prenderà il controllo nelle seguenti fasi: prima con la nomina del Direttore Generale, successivamente con la nomina dell’Amministratore Delegato. A questo vanno aggiunti i quattro consiglieri d’amministrazione su cinque nominati da Carpi, uno dei quali in accordo con Concordia che si è astenuta in modo ignavo ed infame, tradendo il fronte compatto del voto contrario espresso in maniera congiunta da tutto il resto del Basso Modenese e del Basso Modenese. Un danno per il territorio e per Comuni soci che denunceremo in tutte le sedi competenti anche in Tribunale, al fine di scongiurare un disegno che non garantisce alcun tipo di vantaggio per i cittadini'.

Gi.Ga.

Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 

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