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Decadendo da maggio l’obbligo di presentare il green pass sul luogo di lavoro, vengono meno le ragioni della disobbedienza civile di Francesco Benozzo, il professore modenese di Filologia e linguistica romanza all’Università di Bologna che è dallo scorso ottobre uno dei due docenti universitari italiani (su 70.000) sospesi dal lavoro e dallo stipendio. Benozzo, poeta e musicista, ininterrottamente candidato al Premio Nobel per la Letteratura dal 2015 con candidature rese pubbliche dal PEN International, da oltre due anni si batte contro la gestione della crisi pandemica, attraverso libri (Poesia, scienza e dissidenza, 2020; Memorie di un filologo complottista, 2021; Covid. Prove tecniche di totalitarismo e Biopandemismo, questi ultimi scritti insieme a Luca Marini; Cronache da un naufragio, libro + CD scritto e composto con Fabio Bonvicini) e altre azioni pubbliche: è l’autore del primo Appello pubblico contro il Green Pass, uno dei tre organizzatori del Referendum No Green Pass, il co-fondatore dell’Osservatorio contro la Sorveglianza di Stato (OSS), e il promotore – sempre con Luca Marini – del Comitato Internazionale per l’Etica della Biomedicina (CIEB).
Nonostante sia in possesso di un super green pass da guarigione da Covid dal gennaio 2022, ha rifiutato di utilizzarlo e ha scelto di restare sospeso.
Mercoledì 11 maggio, alle 15, Benozzo tornerà al suo Dipartimento (Lingue, Letterature e Culture Moderne), in via Cartoleria 5, per presentare uno dei suoi ultimi libri-CD, Poeti della marea. Canti bardici gallesi dal VI al X secolo (Udine, Forum editrice), in un evento organizzato dal gruppo di ricerca “WeTell / Storytelling e Consapevolezza Civica nell’era post-Digitale”. Per l’occasione, Benozzo canterà accompagnato dalla sua arpa bardica alcuni dei componimenti che ha tradotto dall’antico gallese e musicato nel CD allegato al libro. Gli Studenti Unibo contro il Green Pass, che lo hanno sostenuto fin dai primi giorni, interverranno all’evento.
“Non nascondo qualche difficoltà emotiva – ha detto – tornando nell’ambiente che mi ha di fatto discriminato chiudendomi le porte in faccia.
Ma la mia lotta non finisce certo adesso, semmai è proprio adesso che comincia con più consapevolezza. Sono cosciente che dal prossimo settembre tutta la grande messinscena ricomincerà e sono pronto a decisioni anche più drastiche. Quanto alla presentazione-concerto organizzata da WeTell per l’11 maggio, è la prima di una serie di occasioni sensate per ribadire che la vera dissidenza è per me una dissidenza poetica lontana dal chiacchiericcio di politici, sindacati e intellettuali autoreferenziali e lontana da azioni legali di qualsiasi tipo. Mi fa sorridere quando sento dire che torno a lavorare: io non ho mai smesso, in questi mesi difficili, di lavorare. Non ho mai lavorato tanto, anzi, come in questi mesi. Penso di avere lavorato, oltre che in altri ambiti, per la dignità, per la consapevolezza e per la libertà di tutti, compresa la maggioranza dei cittadini che non la pensa come me. Torno semplicemente a riprendermi per qualche mese ciò che mi spetta, avendo io vinto dei concorsi pubblici per insegnare, e avendo subito – come tanti lavoratori fuori dall’Università, ma senza dimenticare gli amministrativi dell’Università – una sanzione drastica in totale assenza di illecito. Per me è soprattutto un modo per reincontrare gli studenti, che si sono dimostrati la parte più sana e meno corruttibile del mondo accademico, oltre a essere i miei datori di lavoro e i datori di lavoro del Rettore. Voglio ribadire pubblicamente, a questo proposito, che il Rettore dell’Alma Mater ha ignorato, senza mai rispondere, decine e decine di mail che gli ho inviato in questi mesi, in cui chiedevo semplicemente di essere ricevuto per un dialogo civile su tematiche importanti relative all’autonomia dell’Università: tematiche di cui credo di aver diritto di parlare, dal momento che per seguire coerentemente le mie scelte, ho perso lo stipendio e ho pagato in prima persona”.
L’incontro di mercoledì è a ingresso libero fino a esaurimento dei posti.
Redazione Pressa
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