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'A quanto pare sui rifiuti sia la destra che M5S-MVP-UP sono in uno stato di totale confusione. Chi vorrebbe il ritorno ai cassonetti, fregandosene dei risultati positivi raggiunti, chi vagheggia di incremento delle frequenze di raccolta con raddoppio delle frequenze e aggiunta di ulteriori contenitori in strada, alla faccia del decoro e dei costi'. Così Paolo Silingardi (nella foto), portavoce dei Verdi di Modena, replica alle critiche lanciate ieri dall'asse 5Stelle-Modena volta pagina.
'Noi invece abbiamo le idee molto chiare: il servizio attuale deve essere portato a regime ed essere gestito nel modo più efficiente possibile, sia migliorando le prestazioni di chi eroga il servizio sia educando i cittadini al rispetto delle regole - afferma Silingardi . I risultati raggiunti, che rendono per la prima volta credibile l’obiettivo del 79% di raccolta differenziata, sono solo un punto di partenza su cui costruire un nuovo modello di gestione del ciclo dei rifiuti.
I migliori sistemi in essere, Treviso, Carpi, Forlì, Parma, sono porta a porta integrali, con la possibilità di applicare una tariffa puntuale. In queste realtà non solo si supera l’80% di raccolta differenziata ma si assiste ad un radicale calo dei rifiuti prodotti, grazie alla separazione dei flussi tra attività produttive e famiglie e all’applicazione concreta del principio che chi produce più rifiuti paga di più'.
'Inoltre in tutto il nord Italia i sistemi porta a porta sono quelli che raccolgono la maggiore soddisfazione degli utenti e riducono i costi del servizio. La nostra idea è chiara, arrivare, come in Centro Storico, al porta a porta integrale, eliminando i cassonetti dalle strade, dotando i condomini di contenitori dedicati e applicando la tariffa puntuale, per pagare non in base ai metri quadri ma ai rifiuti realmente prodotti. Solo così potremo arrivare alla chiusura definitiva dell’inceneritore di Modena'.
Redazione Pressa
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