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Muzzarelli: 'Il tracciato nord dell'Alta Velocità? Una scelta dei cittadini'

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Il sindaco di Modena risponde ad una interrogazione PD sulle corse tagliate a Modena e l'opposizione l'accusa di avere avvallato nel 2000 scelte politiche sbagliate che isolarono la città dalla linea veloce


Muzzarelli: 'Il tracciato nord dell'Alta Velocità? Una scelta dei cittadini'
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Dal disappunto per le risposte non date al sindaco dal Ministro Salvini e da quelle ritenute non soddisfacenti dal sindaco stesso date da Trenitalia per spiegare il taglio di 5 fermate a Modena del treno Alta Velocità, il dibattito scaturito da una interrogazione del PD (trasformata in interpellanza), sul taglio delle fermate del treno veloce a Modena, ha riportato la discussione alle scelte degli anni 2000. Quando a livello politico locale, venne scelto il passaggio nord. 'Scelte di cui anche Muzzarelli fu responsabile, avvallandole, come amministratore Vicepresidente della provincia con delega alle infrastrutture e con gli incarichi a livello regionale' - ricorda il Consigliere Barbara Moretti aprendo il dibattito seguito all'illustrazione del consigliere PD Stefano Manicardi e alla risposta del sindaco.

E' quest'ultimo a sottolineare con disappunto il merito delle risposte alla richiesta di chiarimenti inviate dal sindaco a Ministero e a Trenitalia sulla cancellazion,e dal 10 dicembre, in coincidenza con l’introduzione dell’orario invernale, delle fermate a Modena e Parma di cinque dei 18 collegamenti Frecciarossa operanti sulla direttrice Milano-Adriatica. 

'Nella risposta alla prima lettera del sindaco inviata già in ottobre, non appena si era diffusa la notizia, Trenitalia aveva risposto che la scelta era caduta su quelle cinque corse perché “fuori dall’orario pendolare” e perché “scarsamente utilizzate da e per le località intermedie”. Inoltre, Trenitalia aggiungeva un passaggio per sottolineare la vicinanza e il collegamento della stazione Modena ai nodi di Alta Velocità “attraverso un fitto sistema regionale con tempi di percorrenza paragonabili ai treni Frecciarossa”  - riporta il sindaco.

“Ho ritenuto questa risposta non soddisfacente da un punto di vista politico perché il punto vero è il riconoscimento da parte del livello nazionale di una necessità di Modena e del suo territorio che va in aumento dell’offerta di spostamenti ferroviari per le persone”. Il riferimento è al sistema economico locale, alle esigenze di universitari e turisti, tutte situazioni che, per il sindaco, che ha ricordato di essere intervenuto più volte su questo tema, “hanno bisogno di un consolidamento e di un aumento delle possibilità di spostamento su ferro, non certo di un taglio”.

Nella lettera di inizio anno al ministro Salvini e a Trenitalia il sindaco, prendendo atto con rammarico della risposta, ricorda che il taglio delle fermate “ha già creato disagi agli utenti in transito e anche ai lavoratori che non rientrano nelle più tradizionali fasce pendolari” e che il tema è reale e sentito, come dimostrano le tante rimostranze riportate dai mezzi d’informazione e recepite anche in interpellanze discusse nell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna. 

Per Muzzarelli 'non è accettabile limitarsi a rispondere che Modena è collegata direttamente con i nodi dell'Alta Velocità di Bologna e Mediopadana quando, fin dall'inizio degli anni 2000, il nostro territorio aveva ottenuto dal Governo la promessa di un potenziamento del collegamento diretto tra la stazione di Modena e la nuova AV Mediopadana, proprio in coerenza con l'intero progetto dell'Alta Capacità ferroviaria nel nord Italia, direttrice Milano-Roma.

“Il Comune di Modena ha sempre ribadito questa posizione ai diversi esecutivi nazionali che si sono succeduti negli ultimi 15 anni – ha affermato il sindaco - e anche oggi ribadiamo con coerenza questo tema che è innanzitutto di ordine politico”.

E a riportare la discussione sul piano politico, e delle scelte politiche, è l'intervento del consigliere Moretti: 'Tante scelte fatte in quel periodo, quando il sindaco era Vicepresidente della Provincia con deleghe su questi temi ein Regione, sono state sbagliate. Con il tracciato nord i treni anziché attraversare e servire Modena la evitano. Per entrare a Modena – ha aggiunto – i treni dell’alta velocità devono fare una lunga deviazione. Ciò era già chiaro fin dall’inizio. Era chiaro che Modena sarebbe stata esclusa, a vantaggio di quella Reggio Emilia tanto cara a Prodi. Credo – ha concluso – che Modena debba ripartire dai progetti ancora da realizzare per recuperare l’enorme ritardo che ha accumulato”.

Anche per Giovanni Bertoldi (Lega Modena) Modena “è vittima di scelte che negli anni hanno privilegiato Reggio Emilia e Bologna: era evidente che quelle fermate, se non oggi, sarebbero state soppresse tra poco. Le fermate eliminate non sono strategiche, però certamente si tratta di un impoverimento per i nostri cittadini o per chi vuole venire a Modena. Paghiamo scelte sbagliate – ha aggiunto – cerchiamo di limitare le conseguenze negative, per esempio incrementando i collegamenti con la stazione Mediopadana”.  

In replica, il consigliere Manicardi ha rimarcato “la mancanza di risposte del governo alle lettere del sindaco che, giustamente, cerca di avere un rapporto diretto con chi deve prendere le decisioni. Spiace che, per l’ennesima volta, il ministro Salvini abbia rinunciato a dare una risposta. Non era inevitabile depotenziare la linea, la responsabilità non è delle scelte passate ma di chi ha preso la decisione oggi”, mentre il sindaco ha ricordato che 'il progetto di tracciato nord fu conseguenza dell'ascolto dei cittadini che non volevano il tracciato centrale'. 'Il punto, ha dichiarato nella replica finale, è che negli anni non è stato garantito il collegamento diretto e promesso tra la stazione di Modena e la Mediopadana”.

Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 

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