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In migliaia al Pride: Bologna arcobaleno speranza

In migliaia al Pride: Bologna arcobaleno speranza
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In migliaia al Pride: Bologna arcobaleno speranza

La mobilitazione organizzata da Arcigay aderisce all'appello di Libera, Arci, Anpi e Legambiente contro le politiche razziste di immigrazione del nostro Paese


3 minuti di lettura

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'Questo Pride e' la risposta migliore al clima di odio e mostra che cos'e' Bologna oggi: un arcobaleno di speranza'. Lo scandisce l'assessore Matteo Lepore alla partenza del corteo del Pride 2018 oggi dai giardini Margherita, con migliaia di persone presenti a fare festa, gia' dal primo pomeriggio, e a rivendicare i propri diritti. La mobilitazione dell'orgoglio arcobaleno organizzata da Arcigay, e dalle tante altre associazioni del movimento Lgbti, aderisce all'appello promosso da Libera, Arci, Anpi e Legambiente 'contro le politiche razziste di immigrazione del nostro Paese'. Piu' che mai, quindi, nel mirino ci sono gli slanci del ministro dell'Interno Matteo Salvini e del suo Governo giallo-verde. Lo conferma Lepore, mentre aspetta in corteo il sindaco Virginio Merola, destinatario fra l'altro di un blitz di Forza Nuova che gli ha spedito una scatola con dentro un paio di scarpe coi tacchi a spillo. Nell'attesa ci scappa anche un bacio sulle labbra con Cathy La Torre, avvocato attivista che ha ricevuto l'ennesima minaccia omofoba via Facebook in questi giorni. 'Ci sono migliaia di persone, tante vestite di rosso.
Rispondiamo con la nostra speranza e queste magliette rosse alla paura che Salvini e la Lega- tuona Lepore parlando ai cronisti- dal Governo vogliono metterci addosso: io credo che i bolognesi sappiano qual e' la differenza tra la sicurezza e la protezione delle persone e, invece, l'idea di trovare un capro espiatorio negli immigrati.
Bologna e' una citta' aperta che accoglie persone che vengono qui per fuggire da Paesi lontani, e accoglie da sempre- continua l'assessore alla Cultura- le tante persone gay che sono venute a Bologna per vedere rispettati i propri diritti civili'.

Ma anche Lepore e' stato intimidito online: 'Le minacce a me e a Cathy? Penso siano figlie del clima di odio, si', ed ogni giorno arrivano minacce. Al sindaco ieri- segnala l'assessore- e' arrivato un volantino di Forza Nuova con una scatola e dentro delle scarpe con i tacchi a spillo. Qui c'e' una destra che porta avanti un'azione politica e comunicativa molto precisa, con un ministro degli Interni che dialoga con Forza Nuova e approfitta di movimenti come Casapound e persone becere su social per portare avanti, ripeto, istanze precise. Le dichiarazioni di Salvini contro Saviano sulla sua scorta, ad esempio, o l'assoluto silenzio verso la recrudescenza neofascista, con anche la tentata irruzione in un circolo del Pd a Roma, dimostrano come abbiamo un ministro degli Interni- tuona Lepore- che fa campagna elettorale su pelle degli italiani e rischia di riportarci ai tempi piu' bui del nostro Paese.
La Bologna antifascista non puo' non prendere posizione'. Al corteo partecipano in tantissimi, piu' o meno noti, e tra le prime file si vede il presidente del Cassero Vincenzo Brana' a reggere lo striscione, oppure Roberto Morgantini delle Cucine popolari a condividere baci e abbracci. Dice La Torre, sorvegliata dai poliziotti dopo gli attacchi via Facebook ricevuti: 'Il rosso e' il colore scelto per fermare l'emorragia di umanita', come dice don Ciotti. Sono accompagnata da uomini della Digos e quindi mi sento sicura, sono qui dietro di noi.
L'intento di chi mi ha minacciato e' quello di contenermi nella mia liberta', ma non ci riuscira': continuo a portare avanti mie battaglie nonostante le intimidazioni'.

Contestualizza l'attivista anche rispetto al clima nazionale: 'I dati ci dicono che il fenomeno degli hate speech sui social e' crescente negli ultimi cinque anni, e' chiaro che quando persone che ricoprono ruoli istituzionali usano un linguaggio vicino all'odio- e' il parallelo di La Torre- in un qualche modo avallano nel discorso pubblico lo stesso odio.
Anche se non mi sento di trovare un nesso causale tra le minacce e questo Governo: le ricevevo gia' prima, anche se certo questa deriva e' molto preoccupante'.
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