'Avanti con il termovalorizzatore fino a quando non avremo tecnologie migliori'
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'Avanti con il termovalorizzatore fino a quando non avremo tecnologie migliori'

Data: / Categoria: Economia
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L'AD di Hera, interpellato sull'ipotesi di futuro spegnimento: 'Assolut... quello di Modena usa tecnologia all'avanguardia in Europa e fornirà energia elettrica al nuovo stabilimento Aliplast. I rifiuti conferiti non diminuiscono col porta porta? Perché qui arrivano anche gli speciali dalle aziende del territorio'


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Si andrà verso una chiusura dell'inceneritore? Non è prevista? 'Assolut... i termovalorizzatore, sono oggi gli impianti più avanzati al mondo per il trattamento e il recupero dei rifiuti e quello di Modena utillizza una tecnologia all'avanguardia in Europa. Andremo avanti con questa tecnologia almeno fino  quando non ce ne saranno delle migliori'.
La risposta dell'AD Hera Orazio Iacono fornita nel corso della presentazione del cantiere del nuovo impianto per il riciclaggio delle plastiche rigide, che sorgerà proprio a fianco dell'inceneritore Hera in via Cavazza, non contempla, nemmeno lontanamente, la prospettiva avanzata anche dall'Amministrazione comunale, di uno spegnimento nel 2034, 'se non prima' come di recente ha anche specificato l'Assessore all'ambiente Filippi in consiglio comunale.
Certo, il 2034 è l'anno in cui scade l'autorizzazione integrata ambientale e non significa stop all'attività.

Nonostante ciò, il 2034 è stato di fatto preso a riferimento, anche dall'amministrazione comunale, come fine di un graduale processo di riduzione di rifiuti orientato allo 'spegnimento'. Ipotesi che dalle parole dell'Amministratore Delegato Hera non viene, per contro, nemmeno accennata. Del resto, le ragioni sono abbastanza chiare e più volte, anche da questo giornale, spiegare e documentate.

Su tutto, il fatto che l'inceneritore di Modena, dimensionato per coprire un'area territoriale vasta a livello regionale, munito di una sola potente linea capace di incenerire 220.000 tonnellate di rifiuti all'anno, è per scelta sovradimensionato rispetto al fabbisogno provinciale (circa 100.000 le tonnellate di rifiuti indifferenziati urbani prodotti a Modena in un anno e ora in calo), deve lavorare non solo per il bacino provinciale ma anche di area vasta, regionale e nazionale. E non solo rifiuti indifferenziati urbani ma anche speciali.

Ciò spiega anche un'altro aspetto contenuto in un'altra risposta ad una domanda rivolta a Iacono sullo stesso tema. Perchè i rifiuti conferiti in inceneritore a Modena aumentano nonostante l'aumento della raccolta porta a porta, della differenziata pulita e la riduzione dei rifiuti indifferenziati? Iacono ribadisce: 'Perché all'inceneritore di Modena giungono anche rifiuti da altre provincie e i rifiuti speciali da aziende del territorio'. In sostanza, a Modena non c'è e presumibilmente continuerà a non esserci, alcuna correlazione correlazione tra effetti positivi della raccolta differenziata ed emissioni inquinanti dal cammino dell'inceneritore rifiuti bruciati: i cittadini differenziano sempre più e meglio ma in città la quantità di rifiuti inceneriti non risente di questo. Ma non solo. A spiegare il perché l'ipotesi di uno spegnimento dell'inceneritore di Modena nel 2034 non è contemplata dall'AD Hera, è proprio il luogo in cui la domanda viene rivolta: l'area Hera di via Cavazza, sede sia del futuro stabilimento per il riciclo delle plastiche, sia dell'inceneritore, sia del depuratore. Il primo, lo stabilmento Aliplast, sarà alimentato dagli altri due. Semplice: 'Il termovalorizzzatore fornisce l'energia elettrica, e il depuratore il fabbisogno di acqua' - spiega Iacono. In pratica termovalorizzatore come elemento centrale o comunque fondamentale del distretto industriale Hera di Cavazza. Difficile, per questi motivi, e per queste scelte di strategia industriale di Hera, avallate in ogni sede politica, pensare ad uno spegnimento dell'inceneritore nel 2034. 

Le parole dell'Assessore all'ambiente Filippi, pronunciate il gennaio scorso in Consiglio Comunale, sembrano lontane, lontanissime, anche nel presupposto di base rispetto a quelle della Hera. 'Il cambio del modello di raccolta va nella direzione prevista dalla Regione, e monitorandone gli effetti si potrà decidere quando arrivare a spegnere l’inceneritore. La scadenza dell’autorizzazione ambientale di quello di Modena è il 2034 e naturalmente ci attiveremo affinché si pongano le condizioni per il suo eventuale spegnimento prima di tale data'.

Gi.Ga.

Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 

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