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'Il Comune di Modena non sostiene in alcun modo iniziative che offrono una lettura filo-russa del conflitto in corso in Ucraina che ha avuto origine, lo voglio ribadire ancora una volta, con l’invasione nel 2022 da parte della Russia'. Il sindaco Gian Carlo Muzzarelli interviene così sull’appuntamento annunciato per il 20 gennaio in una sala civica di un Quartiere della città noleggiata per l’occasione da un’associazione culturale.
'Non c’è alcun patrocinio del Comune – aggiunge Muzzarelli - e nessuna forma di sostegno, tantomeno economica, a questo appuntamento per il quale l’associazione ha sottoscritto l’impegno previsto dal regolamento comunale a condividere i valori sanciti dalla Costituzione e dalla Repubblica Italiana e, segnatamente, il divieto di professare e praticare ideologie e comportamenti fascisti e razzisti. Un impegno che auspichiamo venga rispettato pienamente'.
Ma dal punto di vista politico, dopo la bocciatura di Azione, arriva anche la censura del Pd.
'Nelle ultime ore abbiamo appreso dai social network e dalla stampa locale dell’iniziativa sulla ricostruzione di Mariupol, promossa dall’associazione culturale Russia Emilia-Romagna per il 20 gennaio, e a cui hanno aderito numerose realtà tra cui spiccano associazioni, come è ben noto, filo-Putin - affermano il segretario Federica Venturelli (nella foto) e il consigliere Federica Di Padova -. Le parole utilizzate dagli organizzatori di questa iniziativa continuano ad alimentare corbellerie e menzogne su una presunta guerra imperialista degli Stati Uniti e della Nato, corredate da ricostruzioni fantasiose sui fatti di Maidan del 2014. La realtà è sotto gli occhi di tutti: la Russia ha aperto le ostilità con l’Ucraina nel 2014 e l’invasione iniziata nel 2022 è solo il drammatico epilogo di un progetto politico e militare molto chiaro diretto dal Cremlino negli ultimi anni'.
'Il Partito Democratico della città condanna fermamente queste parole e si schiera, ancora una volta, dalla parte di uno stato aggredito e accanto ai profughi costretti a lasciare, a causa della guerra, la loro casa e le loro vite. Chiediamo che la voce dell’Unione Europea continui a essere compatta nel condannare l’invasione e l’apertura delle ostilità da parte di Putin e che provi, ancora una volta, a essere forza di mediazione per la cessazione delle ostilità ma anche per garantire all’Ucraina la sua integrità territoriale, ovvero una pace giusta e duratura - continua il Pd -. Chiediamo che si facciano le dovute verifiche rispetto alla compatibilità della concessione della sala con le norme stesse dell’Amministrazione la cui posizione a difesa dell’Ucraina è chiara e coerente e l’impegno per le iniziative a favore della pace e dell'accoglienza insieme alle associazioni del territorio è costante e d'esempio'.
Redazione Pressa
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