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'Ci vuole davvero un bel coraggio a continuare gettare fumo negli occhi dei cittadini, sbandierando presunti progetti di potenziamento quando la realtà – oltre a scaricare il barile su Roma per ogni minima criticità procurata - parla di una falcidiazione continua di servizi con conseguenti chiusure di interi reparti e progressivi depotenziamenti delle strutture'. Il Consigliere comunale Lega Mirandola, segretario provinciale del partito Guglielmo Golinelli commenta l'intervento dell'Assessore regionale alla sanità Raffaele Donini nel corso della riunione della Commissione Territoriale Socio Sanitaria di Modena. Intervento in cui l'assessore ha spiegato le ragioni che hanno portato la Regione Emilia-Romagna a interrompere l'attività del punto nascita di Mirandola, con sospensione dei parti il 22 dicembre scorso e ha illustrato gli investimenti sullo stesso ospedale.
'Ci siamo stancati di assistere, ad ogni riunione del CTSS, ad un continuo sproloquio sull'Ospedale di Mirandola' - afferma Golinelli.
'I fatti parlano chiaro: Donini ha ammesso come la Regione abbia scelto di chiudere il punto nascite. Si parla di “disegno provinciale”: i cittadini della Bassa hanno ormai imparato a conoscere questa terminologia tetra, convertita con costanza in chiusure e riduzione dei servizi. Questa governance, a livello di sanità, continua a vessare i cittadini delle aree periferiche a Modena come se fosse una colpa abitare lontano dalla Città. Si parla di relazioni col territorio. Ma quali? Sono passati solamente pochi mesi dall'ultima campagna elettorale, per le elezioni nazionali, nella quale lo stesso Donini proprio a Mirandola aveva garantito che non vi sarebbero stati tagli e che anzi il potenziamento del Santa Maria Bianca era nei piani della Regione. Tutto falso, ed ora con il solito sovrabbondante uso della semantica si prosegue nel depauperamento con il mirino puntato al nostro Pronto Soccorso. Finalmente si inizia a vedere un azione congiunta di ostruzionismo concreto da parte dei Sindaci del distretto. Ma non basta. Urge unire le forze in maniera concreta per indurre la Regione a smetterla con questo accanimento verso le aree periferiche' - conclude Golinelli.
Redazione Pressa
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