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Letta, ossessione centro-destra: 'Se vincono loro Italia come nel 2011 e Costituzione a rischio'

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Nell'intervento di apertura della Festa provinciale dell'Unità il segretario PD parla soprattutto di destra, e lancia la campagna comparativa: chi non vota PD è con Putin, con lo sfruttamento del lavoro, con le discriminazioni e coi no vax. E sulla flat tax scivola con l'esempio, bocciato, del conto al ristorante


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Non scegliere PD significa scegliere di stare dalla parte del lavoro sottopagato, delle discriminazioni, del carbone, dei combustibili fossili, di Putin e dei No vax. Il segretario nazionale PD Enrico Letta sceglie il palco della festa provinciale a Ponte Alto per lanciare gli slogan di una campagna elettorale basata, almeno stando al tempo dedicato stasera a parlare del centro destra, soprattutto sulla paura della vittoria degli altri. 'Se vincessero loro l'Italia sarebbe quella del 2011, quando Berlusconi alla guida di un governo dove all'economia c'era Tremonti e alle politiche giovanili la Meloni fu costretto alle dimissioni'. Letta non parla degli anni che seguirono, con il PD al governo, ma salta direttamente ai giorni nostri ripetendo che i pericoli per il futuro dell'Italia derivanti da una vittoria del centro destra, declinati dal campo economico a quello sociale ed ambientale, sarebbero gli stessi: disastrosi.

 
Per dimostrarlo, anche nel merito di alcuni provvedimenti, Letta sceglie un terreno scivoloso, la Flat Tax. Sul quale, non a caso, scivola. Cita l'esempio, come fosse suo, del conto al ristorante, dove persone diverse scelgono pietanze più costose le une e meno costose le altre per poi trovarsi a dividere il conto in parti uguali provocando una disuguaglianza sociale, e privilegiando chi ha scelto piatti più costosi (i ricchi), facendoli di fatto pagare a chi non se li può permettere. In tanti si accorgono che è la stessa storia diventata virale sui social ma che in modo altrettanto virale è stata bollata come sbagliata, nel metodo e nel merito. L'applauso, per questo, scatta tra pochi. Smorato. Anche nella prima fila, dove spiccano alcuni candidati in lista PD, da Barbara Lori a Enza Rando, che il segretario provinciale PD Solomita continua ad annunciare e promuovere come Vicepresidente nazionale di Libera.


Di fronte all'anedettoto del ristorante con flat tax c'è imbarazzo, ma si va oltre, e tra le proposte su cui Letta si sofferma per identificare una delle battaglie del PD, c'è quella della scuola di infanzia obbligatoria. 'E' verificato che chi inizia la scuola a sei anni, senza una forma di apprendimento collettivo, ha un destino spesso segnato, in negativo, ma c'è chi si oppone a renderlo obbligatorio. Per noi rimane una battaglia giusta'.
E si continua con gli attacchi al centro destra e la spettro di una sconfitta del PD: 'Se vincono loro stravolgeranno la nostra Costituzione, introducendo il Presidenzialismo'. Sui temi economici, ambientali e sull'agenda energetica, il segretario PD parla come se al governo, in questi anni e soprattutto negli ultimi sei mesi in cui si sono sentiti gli effetti della crisi energetica, non ci fossero stati PD, Lega e M5S insieme a sostenere Draghi, ma altri. E allora, ecco che Letta rilancia la ricetta PD per contrastare gli effetti della crisi energetica. A partire dal blocco del prezzo del gas: 'Serve un intervento d'urto. Sulle bollette e sul caro energia noi abbiamo fatto una scelta molto chiara, quella di dire che bisogna subito raddoppiare il credito d'imposta per le imprese, c'è bisogno di mettere un tetto al prezzo e c'è bisogno di fare un piano di risparmio energetico che dia al nostro Paese la capacità di affrontare i prossimi mesi in modo molto più equilibrato'.

Nel frattempo, sul maxi schermo che fa da sfondo al segretario, scorrono gli slogan della campagna, giocata appunto sul rosso del PD e della lista progressista contrapposta a quanto rappresentato su sfondo nero, baratro in cui l'Italia e gli italiani sprofonderebbero nel caso, ad oggi dato nei numeri e nei sondaggi, il centro destra vincesse: un mondo con sfruttamento sul lavoro e dicriminazioni razziali e sociali ed economiche, oltre che disuguaglianze diffuse. Alla fine il tempo dedicato a parlare del centro destra è molto maggiore di quello dedicato al centro sinistra. 
 
A smorzare un pochino i riferimenti ad una divisione tra fascismo e antifascismo, e lo spettro del fascismo, ci aveva pensato poco prima il Presidente della Regione Stefano Bonaccini: 'Se continuiamo a dire che se vincono loro c'è un pericolo fascista, poi cosa facciamo se vincono davvero? Per coerenza dovremmo organizzarci per fare la resistenza in montagna?'

Gi.Ga.

Video
Letta e la flat tax: 'E come un conto al ristorante uguale per tutti'


Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 


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