Alle accuse sul piano per la riduzione delle liste di attesa lanciate da Massimo Mezzetti, quasi eco di un mamtra ripetuto in ogni dove in queste settimane da Stefano Bonaccini, candidato alle euroee, risponde a stretto giro di posta un altro candidato alle europee, il forzista Antonio Platis: 'Il teatrino inscenato dal PD è tanto stucchevole quanto offensivo. Le agende per le visite e gli esami diagnostici in Emilia-Romagna sono sempre stracolme e le prenotazioni se arrivano, sono lontanissime. Il più delle volte costringono i cittadini a rivolgersi altrove, ovvero alla sanità privata per avere servizi che il pubblico dovrebbe garantire.
Pochi mesi la Regione ha annunciato il piano da 30 milioni di euro per recuperare le liste d’attesa omettendo che quei soldi vengono da Roma, con l’ultima finanziaria del Centro-Destra che ha stanziato 520 milioni di euro in più'. Cinquecento milioni che sia Mezzetti sia Bonaccini avevano affermato essere pochi, quelli rimasti da un monte di 3 miliardi di cui il governo ne ha destinati 2.5 al rinnovo dei contratti.
“Mezzetti – incalza Platis, vice coordinatore regionale e candidato alle Europee – perché non chiede conto alla Regione di queste cifre?
“Purtroppo sulle liste d’attesa nessuno ha ben chiaro quanto le direzioni sanitarie investiranno perché, come sistematicamente accade in questa regione, le Ausl non hanno approvato i bilanci preventivi e quindi in questi primi sei mesi dell’anno stanno spendendo alla bene meglio, senza programmazione. In una azienda privata sarebbe già decapitato il vertice e mandati a casa tutti i dirigenti. Qui invece ricevono pure i premi. A ciò si aggiunge il mancato varo dei piani di zona. Ovvero le linee guida della regione per investire sul sociale. I Comuni navigano a vista perché Elly Schlein da vice presidente della Regione non ha avuto il tempo di redigerli, così come il suo successore.
Sul tema e sulle dichiarazioni del Presidente della Regione e candiidato PD Stefano Bonaccini è intervenuto anche il consigliere regionale della Lega, vicepresidente commissione Sanità, Daniele Marchetti. “Attribuire meriti esclusivi alla gestione regionale, quando i fondi utilizzati sono di provenienza nazionale, è fuorviante e disonesto nei confronti dei cittadini. L'importanza di un confronto costruttivo tra Governo e Regioni rimane cruciale per affrontare efficacemente le sfide della sanità pubblica, ma è altrettanto cruciale mantenere una comunicazione trasparente e veritiera sulle risorse e sui risultati ottenuti” - ha affermato il leghista.