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'In 30 anni chi governa Regione e Comune non è riuscito ad adeguare il nodo idraulico modenese ai livelli di sicurezza a piene centenarie e dimostra tuttora (spiace dirlo) anche in Consiglio Comunale di non avere contezza del rischio alluvione a cui la città ed il territorio sono sottoposti' - così il gruppo M5S a Modena attacca frontalmente il Pd sul tema sicurezza idrualica.
'Come Gruppo consiliare del M5S abbiamo votato la mozione presentata ieri in Consiglio Comunale dal PD, in quanto le richieste di un cambio di rotta da parte del Governo e di un immediato intervento a sostegno di famiglie ed imprese colpite dall'alluvione dello scorso mese di maggio sono giuste e sacrosante, soprattutto alla luce di un atteggiamento troppo attendista e dilatorio dell'attuale Governo.
Tuttavia, dobbiamo rimarcare (come abbiamo fatto in sede di discussione in Consiglio) che descrivere, nella mozione presentata e negli interventi susseguiti, come evento limite di piena, anche per la capacità della cassa di espansione del fiume Secchia, quello del 17 maggio, non trova riscontro in alcuna analisi tecnica e significa fare disinformazione nei confronti dei modenesi che avrebbero invece il diritto di essere informati correttamente dai loro rappresentanti sul livello oggettivo di rischio. Le relazioni tecniche hanno evidenziato che quella del 17 maggio, era una piena di portata ben al di sotto di quella di quella del 2020 e ascrivibile comunque a livello di piena piccola, con tempo di ritorno 20 anni'.
'Delle due l’una: o davvero il PD è ad un livello così basso di consapevolezza del rischio alto in cui ci troviamo o viene il dubbio che abbia voluto fare passare un evento di piena piccolissimo come un evento estremo e senza precedenti per coprire il fatto di non avere portato avanti nessuno degli interventi strutturali per elevare il livello di sicurezza dei fiumi. Interventi che chiediamo da anni e che ci hanno portato a votare comunque a favore di una giusta mozione che impegna l’amministrazione a fare di tutto affinché siano garantiti gli interventi necessari. Allo stesso modo da anni invochiamo uno stop definitivo e incondizionato a quel consumo di suolo che, come indicano i maggiori esperti di pianificazione territoriale, è il vero responsabile degli eventi alluvionali come quello che ha colpito la nostra Regione. Eppure, anche grazie ad una legge regionale urbanistica che da anni noi denunciamo come inadeguata e dannosa, la nostra Regione si posiziona al primo posto in Italia per cementificazione in aree alluvionali e al terzo posto per consumo di suolo. Essendo notorio che tra un suolo libero ed un suolo cementificato la quantità di acqua che scorre violentemente in superficie aumenta di oltre cinque volte, noi ci siamo sempre opposti a tutte le operazioni che hanno determinato ulteriore consumo di suolo e ora ci attendiamo un cambio radicale delle politiche urbanistiche sul territorio modenese - aggiunge il M5S -. Questo perché a noi interessa la sicurezza del territorio e dei cittadini e la risoluzione dei problemi. Ma su tutto dispiace vedere come una forza politica di governo come il PD parli del problema come se non fosse mai esistito, come se non avessimo, anche all’interno del nostro Ateneo, studiosi ed esperti di livello nazionale che con le loro relazioni evidenziano da anni il rischio idraulico del territorio e le possibili soluzioni per mitigarlo. Non ci rimane che sperare che Modena continui ad essere risparmiata da precipitazioni anche solo più lunghe di due giorni e che chi è al governo della città si armi finalmente di coraggio e coerenza, metta da parte le parte la propaganda e affronti la situazione drammatica con la quale, dopo decenni di immobilismo, siamo costretti pericolosamente a convivere'.
Redazione Pressa
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