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'Negli ultimi 5 anni abbiamo portato avanti la nostra visione di città dall'opposizione. Ora abbiamo deciso di farlo, all'interno di una coalizione che speriamo risulti vincente e che ci consenta, in maggioranza, di correggere quelle politiche conservatrici che l'amministrazione ha portato avanti in questi anni e alle quali ci siamo opposti. Eravamo pronti a farlo ancora fuori dalla coalizione, con un nostro candidato, ma l'arrivo di Massimo Mezzetti, fuori dal PD con una sensibilità sui temi per noi fondamentali, ha cambiato tutto. Con lui abbiamo trovato una naturale condivisione sui temi per noi importanti, della partecipazione, dell'ambiente e del welfare e che ha fornito le condizioni per scegliere di portarle avanti in un possibile governo della città'.
Giovanni Silingardi, consigliere comunale uscente e indicato come capolista del Movimento 5 Stelle di Modena all'interno della coalizione a 7 che sostiene la candidatura di Massimo Mezzetti, prova subito a sgombrare il campo rispetto alle critiche di chi vede la corsa del M5S all'interno della coalizione del centro sinistra a traino PD, più una questione di potere e di eventuali poltrone. A contrastare questa visione ci aveva pensato poco prima, in apertura dell'evento di presentazione del programma, al centro del parco Amendola, anche il coordinatore provinciale del Movimento Massimo Bonora. 'Il programma che presentiamo oggi è frutto di 5 anni di lavoro e di un confronto di merito con Massimo Mezzetti. Un lavoro che tiene conto del passato ma che è di prospettiva, per aprire una nuova fase politica'.
Al tavolo dei relatori oltre al coordinatore Bonora e al consigliere comunale Silingardi ci sono, con interventi previsti da subito, gli altri tre consiglieri uscenti: Enrica Manenti, Barbara Moretti e Andrea Giordani.
Dopo di loro i coordinatori regionali Gabriele Lanzi e Marco Croatti, l'Eurodeputata del M5S Sabrina Pignedoli, la Deputata Stefania Ascari, e gli ex parlamentari del movimento Maria Laura Mantovani e Vittorio Ferraresi.
Presenti anche numerosi candidati che faranno parte della lista. Tra di loro anche la storica ambientalista Sandra Poppi, legata alle grandi battaglie contro le politiche nella gestione dei rifiuti e l'inceneritore. Ed è proprio sui rifiuti e sulle politiche ambientali che si riscontra una discontinuità netta con le politiche portate avanti dal centro sinistra a traino PD e Muzzarelli al governo della città.
Oltre al portare avanti la piena applicazione del modello porta a porta, correggendo gli errori, e puntando all'integrale a tariffa puntuale, si propone il modello Treviso o Forlì dove si è arrivati alla divisione, da sempre ritenuta fondamentale per il Movimento, tra soggetto che raccoglie e soggetto che smaltisce il rifiuti e dove in una logica di gestione circolare si potrebbe arrivare a spegnere l'inceneritore non dal 2034, tra dieci anni, ma tra 5, al termine della prossima consigliatura. Nero su bianca nel programma pentastellato.
I consiglieri si dividono i punti di programma da illustrare contingentando il tempo in 5 minuti a intervento. La visione di città che emerge è quella dei rioni, dei quartieri e di un città riorganizzata sul concetto di prossimità, quella in cui in ogni quartiere trovi tutto, anche solo sposandoti a piedi.
A Barbara Moretti oltre ai rifiuti e alle politiche ambientali, tocca il welfare. Anche qui una piccola rivoluzione basata sul mettere al centro la persona in una presa in carico a 360 gradi. Un cambio di rotta rispetto all'amministrazione precedente sulle esternalizzazioni. Dal settore anziani a quello dell'infanzia. 'Dobbiamo riportare il comune al centro del controllo e della gestione con un piano di reinternalizzazione dei servizi e delle risorse' - afferma il consigliere.
Una logica di rete e di presa in carico integrata dei problemi anche richiamata dal Consigliere comunale Andrea Giordani sul tema della sicurezza, da anni impegnato anche come volontario civico. Anche qui ritorna il concetto di patto, 'attraverso il quale - afferma Giordani - i cittadini si sentono protetti e, allo stesso tempo, partecipi della risoluzione del problema, anche attraverso la crescita di una consapevolezza che, a fianco dei propri diritti, la legge pone anche doveri. Una condizione di maggiore sicurezza va, inoltre, costruita attraverso misure di controllo del territorio e repressive, ma anche con un’azione preventiva, che elimini tutte quelle condizioni di disagio che alimentano condotte illegali e criminali. A partire dalle zone degradate e abbandonate della città'.
'Cultura per noi è humus per la qualità della vita' - afferma il consigliere comunale uscente e ricandidata Enrica Manenti che riprendendo il programma sui temi del turismo ribadisce l'ok ai festival ma di qualità, e di eventi diffusi nei quartieri non solo nel centro storico. 'Sul complesso Sant'Agostino va chiarito il progetto culturale, ma poi si deve anche prevedere un utilizzo che tenda ad un’offerta H24 – 7/7 per tutta la cittadinanza, soprattutto per le fasce più giovani.
Tra le proposte in tale ambito anche una consulta permanente della cultura territoriale, che coordini in modo leggero eventi, iniziative e attività e soprattutto valorizzi le iniziative già presenti'.
Tutto chiaramente dipenderà dall'esito elettorale. Non solo, chiaramente, in riferimento alla vittoria o meno della coalizione di centro sinistra ma anche del peso che il Movimento 5 stelle avrà in termini elettorali.
Gianni Galeotti