'E' evidente che per il centro-destra Modena è solo una pedina nello scacchiere nazionale, ieri avrebbero decidere il nome del candidato ma immagino che dopo la Sardegna avranno altri problemi a cui pensare. E' comunque un brutto segnale'. Il primo pensiero e le prime parole dell'intervento di Massimo Mezzetti all'assemblea sul programma di Modena Civica, forza che dopo 5 anni in maggioranza in Consiglio comunale ha rinnovato il suo volere continuare a fare parte della coalizione di centro sinistra che sosterrà lui, vanno al centro destra e all'assenza del candidato o candidata sindaco. Una condizione che in questo periodo di campagna elettorale di fatto perui già avviata, lo vede intervenire in più ambiti senza un contradditorio, arrivando al punto da fare quasi opposizione a se stesso e al principale partito che lo sostiene e che ha proposto la candidatura. Come sul tema dei rifiuti. Un ruolo, quello di oppositore a se stesso, che forse inizia a stargli stretto, nel momento in cui utilizza un altro termine: attesa. 'Noi continuiamo a attendere che Roma decida'. Nel frattempo lui, romano di origine, in procinto di trasferirsi da Bologna a Modena per questa sua nuova avventura politica, come figura risolutiva per un PD che non aveva trovato la quadra su nessuno degli 8 nomi al proprio interno, è fiducioso. 'C'è un buon clima e con questa coalizione e con un patto per la città che ho proposto speriamo di vincere le elezioni di giugno'.
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