'Se ne parla da mesi, ma ora il gioco del governo di Meloni e Giorgetti è uscito allo scoperto: nella bozza di decreto attuativo predisposta del Ministero dell’economia, infatti, spunta un taglio di 250 milioni l’anno, per cinque anni, a carico dei comuni italiani. Non solo, con una ineguagliabile spregiudicatezza e pochissimo senso comune, il governo punta a penalizzare ulteriormente i Comuni che, con merito e competenza, hanno ottenuto il ritorno maggiore dei finanziamenti previsti dal Pnrr.
'Perché la manovra presenta un’ulteriore contraddizione: il governo, infatti, prevede anche un taglio pesante della spesa corrente dei Comuni, di fatto quella destinata al funzionamento dei servizi, affermando però di voler salvaguardare i fondi per le famiglie e per la scuola. Ma come è possibile mantenere una promessa simile - sottolinea il candidato del centrosinistra - quando i fondi Pnrr dei Comuni per oltre il 50% sono destinati proprio a costruire nuovi asili nido e nuove scuole dell’infanzia, strutture che poi avranno bisogno di insegnanti, di mense, di riscaldamento e tutto quanto servirà a farle funzionare? I tagli, poi, andranno ad incidere pesantemente sul resto della spesa per investimenti, quella relativa alla Rigenerazione urbana e ai Piani urbani integrati rivolti alle periferie, e poi a cascata sugli altri interventi che riguardano da vicino la vita delle persone'.
'Insomma - conclude Mezzetti - un pasticcio che penalizza gravemente Città e cittadini virtuosi, amministrazioni che hanno impostato le scelte in funzione dello sviluppo, dell’innovazione e della sostenibilità.