'Hanno fatto la lista senza chiamarmi, alla fine non mi hanno espulso ma il senatore Barcaiuolo e il presidente provinciale di Fdi Pulitanò da due mesi non mi rispondevano al telefono - commenta amareggiato Lugli -. Di fatto Fdi sostituisce i militanti con dei soldatini di piombo'.'Tanto tuonò che piovve sul bagnato. Un altro pezzo da 90 del Consiglio Comunale di Mirandola esce dal fronte della maggioranza: questa è la volta del consigliere Marian Lugli che vi entra nel 2019 con Forza Italia per poi passare a Fratelli d’Italia, dando un contributo determinante per la vittoria alle amministrative a Mirandola, ma al quale non era mai stato in effetti riconosciuto un ruolo di governo - afferma il capogruppo Pd Roberto Ganzerli -. Le dimissioni non sono certo un fulmine a ciel sereno in quanto occorre riconoscere a Lugli di aver partecipato per tutta la legislatura alle discussioni degli oggetti in consiglio con piglio critico per la sua idea di Mirandola e non certo seguendo ordini di scuderia leghista. Ed è probabilmente questo che lo ha portato a farsi da parte. “Prima Golinelli” è stato il vero mantra di questa maggioranza, i mirandolesi che ne facevano parte e che non hanno seguito questa disciplina sono stati accompagnati o costretti ad uscire dalla porta'.
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