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Mentre il centrodestra modenese esce da uno surreale scontro tra l'ala guidata dall'avvocato Gianpiero Samorì e l'asse Fdi-Lega-Forza Italia sul nome di Maria Grazia Modena, il centrosinistra guidato da Massimo Mezzetti pensa già alla squadra di Governo.
Se il senatore Michele Barcaiuolo a meno di 4 mesi dal voto non ha ancora sciolto ufficialmente le riserve sul nome di Luca Negrini per Fdi e non ha trovato la quadra con Forza Italia che da tempo ha messo in campo Piergiulio Giacobazzi, il candidato sindaco Pd Massimo Mezzetti è già saldamente al lavoro pronto a chiudere gli accordi con una ampissima coalizione che va dai 5 Stelle ad Azione, passando per la Sinistra-Verdi di Paolo Trande. Unico scoglio per Mezzetti il tema Bretella, ma considerando che la Bretella a dispetto del dibattito eterno che anima non si farà mai, si tratta di una semplice questione di bandiera.
Sicuro di poter vincere agilmente già al primo turno, Mezzetti e il Pd stanno così lavorando già alla squadra di Governo. Tra certezze e ambizioni dei singoli si sta costruendo tassello dopo tassello la nuova giunta. Al welfare si ipotizza il ritorno dell'attuale consigliere regionale Francesca Maletti, Ludovica Carla Ferrari punta alla poltrona di vicesindaco, Andrea Bosi a un ruolo importante in giunta visto il suo antico rappoto con Mezzetti stesso e all'urbanistica potrebbe essere promosso Diego Lenzini, fedelissimo di Muzzarelli. Della squadra (compreso il ruolo di capo di gabinetto e presidente del Consiglio comunale) inevitabilmente faranno parte anche Giulio Guerzoni e Andrea Bortolamasi, i due grandi esclusi dalla corsa a sindaco, e probabilmente Paolo Silingardi per il tandem Verdi-Sinistra. Occorrerà trovare posto anche per Modena Civica di Katia Parisi e per Azione dell'attivissimo commissario Paolo Zanca e poi gli ultimi due assessorati, se si farà accordo al primo turno come pare, dovrebbero andare ai 5 Stelle.
A dare le carte e a disegnare poltrone e poltroncine per ognuno, oltre a Mezzetti stesso, sono gli eterni rivali Giancarlo Muzzarelli e Stefano Bonaccini, con le segreterie Pd di Federica Venturelli e Roberto Solomita lasciate ai margini dopo la figuraccia del commissariamento nazionale e delle primarie abortite.
In particolare ricorre con insistenza l'ipotesi di una candidatura in Consiglio comunale dello stesso Muzzarelli, addirittura alla guida della lista Pd se non con una lista propria. In entrambi i casi una presenza decisamente ingombrante per Mezzetti.
Giuseppe Leonelli
Redazione Pressa
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