Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Continuare a riconsegnare pezzi di città ai modenesi, specialmente quei tasselli urbani che possono rappresentare un valore aggiunto in termini di attrattività, spostamenti sul territorio e maggiore sicurezza. E’ una delle linee guida che, in caso di vittoria alle prossime amministrative, il centrosinistra dovrà seguire (e proseguire) anche nella prossima legislatura. A sostenerlo è Modena Civica, che ha deciso di inaugurare la campagna elettorale in uno dei luoghi più emblematici in questo senso: la Stazione Piccola in piazza Manzoni.
Una rappresentanza dei 32 candidati in lista si è ritrovata ieri davanti all’edificio, per fare il punto sulla riqualificazione, auspicando che il 2024 sia l’anno giusto per dare il via al progetto di rilancio di una struttura che, attualmente, è solo il triste ricordo di quello che fu.
Meta di bivacchi, episodi di spaccio e uno stato di abbandono diffuso, l’unica attività a resistere è la tabaccheria.
'La Stazione Piccola rappresenta uno dei luoghi storici della città, fermata tra le più importanti della linea ferroviaria Modena-Sassuolo – il famoso Gigetto -, in quanto vicinissima al centro, distante nemmeno 10 minuti percorrendo viale Medaglie D’oro - spiegano i candidati -. Negli anni Modena Civica ha sempre sostenuto e approvato le delibere in Consiglio comunale dedicate alla riqualificazione della struttura, l’ultima lo scorso dicembre quando è stata ratificata in aula una variazione di bilancio per integrare le risorse a disposizione per attuare l’intervento di rigenerazione. A seguire, a inizio 2024, è stato pubblicato il bando per assegnare i lavori di riqualificazione della Stazione Piccola per cui si attende, nelle prossime settimane, l’aggiudicazione dei lavori.
L’intervento di riqualificazione è completamente finanziato, per quasi 5 milioni e 600 mila, con i contributi europei del Por-Fesr 2021-2027, nell’ambito dell’Atuss della Regione, l’Agenda trasformativa urbana per lo sviluppo sostenibile'.
L’accordo procedimentale, siglato da Fer, Regione Emilia-Romagna e Comune di Modena, prevede la dismissione dell’area ferroviaria e l’attuazione di un intervento di riqualificazione, valorizzazione e rigenerazione dell’intero comparto attraverso una trasformazione urbanistica che darà vita a un mix di verde e nuove funzioni.
Nello specifico, l’intervento prevede il restauro e la rifunzionalizzazione dell’ex Fabbricato Viaggiatori per l’insediamento della sede istituzionale della fondazione Its Maker (Istituto superiore Meccanica Meccatronica Motoristica e Packaging) con aule e laboratori. L’accordo tra Fer, Regione e Comune prevede, oltre al recupero dell'edificio, anche la valorizzazione e rigenerazione dell’intero comparto, situato in un'area di congiunzione strategica tra la zona storica e la zona sud della città, con il possibile ampliamento dell’adiacente Parco della Resistenza e la realizzazione di una parte residenziale.
Dopo un breve tour nell’area per mettere in evidenza lo stato della Stazione Piccola, i rappresentanti di Modena Civica, a partire dalla capogruppo Katia Parisi e il presidente Rosario Maragò, hanno sottolineato 'l’impegno dell’amministrazione, insieme a Regione e Fer, per trovare in questi anni la destinazione giusta per l’area, soprattutto dopo che il progetto originario dell’Agidi di Paolo Guerra è naufragato. Ora però serve un’accelerata sulla riqualificazione, ferma al palo da troppo tempo. Auspichiamo che i lavori vengano assegnati prima dell’estate in modo che già entro l’autunno possa iniziare il cantiere. I modenesi hanno bisogno di segnali, di un intervento concreto che ridia vita a una struttura di fatto abbandonata da anni, nonostante rappresenti uno snodo fondamentale per il trasporto pubblico provinciale con il Gigetto'.
Modena Civica ricorda come 'la presenza della fermata della linea ferroviaria, delle fermate del trasporto pubblico locale su gomma, di parcheggi di interscambio, di depositi protetti per biciclette e delle biciclette gialle del servizio di noleggio gratuito comunale “C’entro in bici”, sono elementi che possono e devono trasformare l’area della Stazione Piccola in un nodo urbano intermodale, come previsto nel Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile'.
Modena Civica mette poi l’accento sulla scarsa sicurezza della zona. 'Questo perché la Stazione Piccola non è più un luogo frequentato. Più volte i residenti hanno segnalato bivacchi ed episodi di spaccio anche nelle ore diurne e tanti viaggiatori, soprattutto in inverno quando viene notte presto, non si sentono al sicuro a scendere alla fermata di piazza Manzoni. Nei nostri punti programmatici chiediamo migliorie nel trasporto pubblico e più sicurezza, richieste che proprio nella riqualificazione della Stazione Piccola possono trovare una buona dose di risposte. In parallelo, non è più rimandabile una riflessione sul futuro della linea Modena-Sassuolo in una chiave di riammodernamento e, conseguentemente, sulla viabilità. Il nuovo sottopasso in via Panni è stato un grande passo avanti per alleggerire il traffico, ma non può bastare'.