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Una Pec inviata ad Hera, al Ministero della Salute e alla nostra stessa redazione per denunciare 'la situazione sanitaria insostenibile venutasi a creare nel comune di Modena dopo l'adozione delle nuove regole per la raccolta differenziata dei rifiuti'. Autore di questa lettera aperta è l'ingegnere modenese Giovanni Pantoli.
Ecco il testo della missiva.
Egregi Signori,
Mi duole segnalarVi che la nuova gestione della raccolta dei rifiuti adottata nella città di Modena, realizzata applicando una visione ideologica e distorta della realtà, ha creato una lunga serie di disagi insostenibili per la cittadinanza.
Innanzitutto l'abbandono sul suolo stradale di montagne di sacchetti di plastica contenenti immondizia, accumulati ovunque (e questa mattina alle 8:30 non ancora ritirati) lascia un indecente spettacolo in una città che una volta poteva vantarsirsi di essere pulita e decorosa.
Sto raccogliendo una quantità di fotografie a riprova di quanto sta succedendo, una situazione veramente intollerabile, anche dal punto di vista sanitario.
Fra l'altro i sacchi in particolare contenenti plastica e metalli non lavati, in questi giorni di temperature estive emanano odori insopportabili e sono certamente appetibili per i topi ed altri parassiti, che potranno così romperli, disperdendone il contenuto, proliferando e diffondendo malattie.
Spero che ciò sia preso in seria considerazione dal Ministero della Salute che legge in copia.
Ulteriore aspetto negativo è che per creare i vari punti di raccolta si è persa una grande quantità di parcheggi, che nella mia zona di palazzi ad alta densità abitativa sono sempre stati decisamente insufficienti. La cosa non si avverte ancora in modo grave oggi che molte persone sono in ferie, ma esploderà in tutta la sua criticità dal mese di settembre, se nulla verrà fatto per ripristinare quanti più possibili posti auto.
Visto anche che, intollerabilmente per un paese che voglia avere una parvenza di libertà, avete numerato i sacchi in modo da poter risalire a chi li ha depositati, mi preme chiarire quanto segue:
- Dall'istante in cui deposito (su Vostra specifica ordinanza) i sacchi nella area di conferimento pubbliche ogni responsabilità civile e penale diventa di Hera. Non posso io in alcun modo essere responsabile se animali o malintenzionati rompono i sacchi, ne disperdono il materiale, li spostano in punti diversi da quello di raccolta concordato, ne fanno qualsiasi uso improprio, nè posso essere responsabile io di ogni e qualsiasi conseguenza derivi da azioni commesse da terzi su quanto ho depositato.
- Non posso neanche essere ritenuto responsabile del contenuto dei sacchi, non essendo questi ermetici e a prova di manomissione, poichè chiunque e per qualunque ragione (razionale o meno) potrebbe aprirli e modificarne il contenuto.
- Qualsiasi verifica del contenuto dei sacchi, non prelevati dalle mia mani direttaente, dovrà quindi avvenire esclusivamente in mia presenza, e se il contenuto differisse da quanto ho conferito varrà la mia parola e non la Vostra.
Non si comprende nemmeno perchè non sia possibile mantenere i cassonetti chiusi, metodo lungamente collauato nel tempo, nei quali conferire i sacchi in qualsiasi momento ed avendoli così Voi custoditi sino al momento del ritiro.
Purtroppo la gestione è manifestamente gestita in modo ideologico, secondo disegni che tutto otterranno fuorchè un miglioramento della raccolta differenziata (che risulta palese non essere il Vostro vero obiettivo).
Qualsiasi persona dotata di un minimo di elementare buon senso capirebbe che un incremento della raccolta dfferenziata (che era già ad ottimi livelli) lo si otterrebbe semmai premiando periodicamente qualche cittadino che ai controlli dimostrasse di aver agito secondo regole di educazione e civiltà, citandolo come esempio, e non con una intollerabile oppressione che ricorda troppo da vicino regimi cancellati dalla storia (é stato Vostro personale che durante la presentazione ha detto che il tutto è fatto per 'educare'. Evidentemente ritenete i Vostri cittadini stupidi ed ignoranti, al punto tale da doverli governare a bastonate).
Mi aspetto quindi che poniate rimedio al più presto alla situazione che avete creato, ripristinando normali cassonetti chiusi per la raccolta, ripristinando i vari parcheggi oggi occupati dalle aree di conferimento, e risanando e disinfettando il suolo pubblico che nel frattempo è stato reso inadeguato dal punto di vista sanitario, elimimando i sistemi di codifica (sacchi numerati e schede) che consentono di risalire a ciascuno di noi, cosa che presumo sia palesemente anticostituzionale (se così non fosse sarebbe solo una grave pecca della nostra Costituzione).
Distinti saluti
Dott. Giovanni Pantoli
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>