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Un indice di performance che, sul portale della regione, fa registrare dati impietosi. I numeri sulle mammografie in provincia, quelle prenotate al di fuori dello screening, sono in netto peggioramento da un anno a questa parte. A dirlo è il portale regionale sui tempi di attesa, in cui si apprende che se nell'agosto 2022 l’Ausl di Modena permetteva nel 99% dei casi, 271 all’epoca, la prenotazione entro il tempo di attesa standard, pochi mesi dopo, a ottobre del 2023, questo dato scende fino al 15%, su un totale di 406 prenotazioni. Nel gennaio del 2024 su 359 prenotazioni il 64% sono state prenotate conformemente ai tempi standard di attesa, mentre esattamente un anno fa, nel gennaio del 2023, erano state 318 (il 100%) le mammografie per le quali la prenotazione era stata fatta entro i termini previsti.
'È dunque evidente un drastico peggioramento – attacca Antonio Platis, capogruppo Forza Italia in provincia di Modena – sintomo, ancora una volta, di una sanità che fa fatica a reggere. Lo stiamo denunciando da tempo in viale Aldo Moro: le politiche sanitarie regionali si stanno rivelando fallimentari, costosissime da un punto di vista economico e non sempre efficaci sul versante dei tempi delle prestazioni'.
'A farne le spese – prosegue Platis – sono i cittadini: nel portale della regione sui tempi di attesa non sono tenuti in considerazioni tutti coloro i quali annullano la propria prenotazione perché troppo lontana. Senza tener presente, poi, che sono diversi i casi di donne che, dopo una prima mammografia eseguita tramite lo screening regionale, ne hanno dovuta prenotare una seconda per presunte patologie. Aspettare più di quanto previsto, quindi anche oltre un mese, può, in questi casi, provocare ansie non indifferenti, oltre a poter essere un problema nell’ottica di una prevenzione rapida ed efficace'.
Redazione Pressa
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