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'Purtroppo, il sistema di raccolta 'porta a porta' realizzato da Hera nel Comune di Modena, che abbiamo ampiamente criticato e su cui abbiamo sempre indicato problematiche e, in modo propositivo, come e in che termine modificarlo, sta dimostrando il suo totale fallimento. Anche gli ultimi dati disponibili (riferibili al mese di luglio 2023), riportati nella relazione mensile di Arpae, indicano come i rifiuti conferiti nell’inceneritore, nonostante l’introduzione del nuovo sistema di raccolta, siano in netto aumento rispetto all’anno precedente (più di 20.000 tonnellate in più di rifiuti conferiti nel periodo gennaio - luglio 2023, rispetto al medesimo periodo del 2022)'. A sottolineare e commentare i dati riportati la scorsa settimana da La Pressa è il capogruppo M5S a Modena Giovanni Silingardi.
'Questo dato è agghiacciante perché costituisce la premessa per prevedere lo sforamento per il 2023 della soglia di 240.
000 tonnellate di rifiuti destinati all’inceneritore di Modena, con buona pace di tutti coloro, come noi, che auspicano la chiusura nel più breve tempo possibile di un impianto i cui effetti sulla salubrità dell’ambiente sono ben noti. Nonostante l’introduzione di un sistema di raccolta “porta a porta” dei rifiuti, il nostro Comune sta completamente fallendo il primo (e più importante) degli obiettivi che qualsiasi buona amministrazione deve porsi: la chiusura dell’inceneritore. E tutto ciò sta avvenendo nel clamoroso silenzio e nella totale inerzia dell’Amministrazione, della Giunta e del sindaco. Allo stesso modo, al momento, i cittadini non hanno avuto alcun beneficio economico (anzi, i servizi aggiuntivi, come lo “spazzino di quartiere” graveranno sulla fiscalità generale dei residenti nel nostro Comune) e non è dato sapere quando e in che termini entrerà in vigore il sistema di tariffazione puntuale che, in base alla legge regionale, avrebbe dovuto entrare in vigore l’anno scorso'.
'Per questa ragione, come gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle di Modena, abbiamo presentato, nei giorni scorsi, un interrogazione per chiedere alla Giunta quali siano le sue intenzioni alla luce di dati oggettivi così preoccupanti. Abbiamo anche ribadito, per l’ennesima volta, come un sistema efficace necessiti di una netta separazione tra chi raccoglie i rifiuti e chi li smaltisce. Un sistema dove il gestore (Hera) opera la raccolta per poi destinare i rifiuti ad un inceneritore di sua stessa proprietà non può reggere e, soprattutto, non è rispettoso dei normali principi di buona amministrazione'.
In questa ottica, il Movimento 5 Stelle, insieme a MVP e UP, ha organizzato una serata di confronto su questi temi per il 14 novembre (Sala Ulivi alle ore 20.45), che vedrà come relatori anche Mauro Marverti, del Comitato Modena Salute e Ambiente, e Rossano Ercolini, uno dei massimi esperti europei di economia circolare e di corretto funzionamento dei servizi di gestione dei rifiuti, la cui figura venne proposta dal WWF come candidatura (appoggiata dal Movimento 5 Stelle) al ruolo di vicepresidente di Hera, che spetta al Comune di Modena. 'Ovviamente, il sindaco ha glissato su una candidatura così prestigiosa, preferendo indicare per la nomina un suo ex assessore, del cui operato e delle soluzioni che, alla luce anche dei dati di Arpae sui risultati che il servizio di raccolta dei rifiuti sta dando, egli sta proponendo nell’interesse dei cittadini modenesi, nulla dall’Amministrazione ancora ci è stato detto - continua Silingardi -. Modena ha bisogno di scelte coraggiose e decise, ma i risultati che il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti predisposto da Hera e Comune sta offrendo, come noi avevamo purtroppo preventivato, sono clamorosamente fallimentari. Quel che è più grave è che il tutto sta avvenendo nel silenzio e nell’inerzia della Giunta comunale, per cui il Movimento 5 Stelle continuerà a denunciare criticità e problematiche e continuerà a proporre un modello di governo della città che metta al centro di ogni scelta interessi e bisogni dei cittadini, un modello che sia alternativo a quello offerto da questa Giunta'.