Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Piazza Sant’Agostino diventerà pedonale 'per essere un elemento di valorizzazione e di ricucitura tra i diversi edifici che ospitano gli istituti culturali. Via la sosta, quindi, e in prospettiva stop anche al traffico veicolare, pur continuando a consentire il passaggio del trasporto pubblico; miglioramento dell’accessibilità pedonale, inoltre, di tutta l’area compresa tra largo Aldo Moro, viale Vittorio Veneto e via Berengario con una programmazione di interventi previsti in due fasi'.
Sono gli obiettivi del documento di indirizzo per la riqualificazione della piazza che è stato approvato dal Consiglio comunale nella seduta di giovedì per diventare, come ha sottolineato l’assessore all’Urbanistica Anna Maria Vandelli nella presentazione, la base per la progettazione esecutiva dell’intervento il cui incarico verrà affidato da Fondazione di Modena.
Il documento è stato approvato dalla maggioranza (Pd, Sinistra per Modena, Europa Verde – Verdi, Modena civica) e dal Movimento 5 stelle che hanno anche presentato insieme e votato un emendamento con il quale si sottolinea ulteriormente la vocazione pedonale della piazza.
Voto contrario all’emendamento e al documento di Lega Modena, Fratelli d'Italia e Forza Italia, mentre Alternativa popolare e Gruppo indipendente per Modena non hanno partecipato al voto sull'emendamento e si sono astenuti sulla delibera.
Il documento approvato è stato definito in conformità e coerenza alle strategie e agli obiettivi del Piano urbanistico generale, così come del Pums (il Piano urbano della mobilità sostenibile), e ai vincoli di carattere storico-monumentale della Soprintendenza individuando due scenari. Il primo, è spiegato nel testo, “segue una linea di rigenerazione che tiene conto di una serie di vincoli infrastrutturali presenti attualmente nell’area d’intervento; il secondo, invece, esplora una rigenerazione più profonda che supera vincoli e barriere sociali/infrastrutturali, in vista di un’azione da svolgere nel medio-lungo termine”.
Lo scenario 1, per esempio, propone l'eliminazione della sosta privata attualmente presente nella piazza e la riduzione dei posti auto lungo via Berengario al fine di valorizzare i diversi accessi al complesso, mentre lo scenario 2 prospetta una più ampia riduzione della sosta privata lungo via Berengario, oltre ad una riduzione della carreggiata.
La critica
“A tre mesi dal voto viene sottoposta al Consiglio Comunale una delibera contenente un documento di indirizzo per la riqualificazione di Piazza Sant’Agostino che tuttavia è tale solo nel titolo perché di fatto consiste in un progetto di pedonalizzazione di Piazza Sant’Agostino e Via Berengario” - attacca Elisa Rossini capogruppo di Fratelli d’Italia.
“In verità non esiste un progetto di riqualificazione della piazza, non esiste un progetto che sia diretto a definire l’identità del complesso rappresentato da Palazzo dei Musei e l’ex Ospedale Sant’Agostino che si affacciano su Largo Porta Sant’Agostino, non si parla di come connettere i due complessi, di come rendere attrattivo l’ingresso al centro storico. L’amministrazione si limita a prendere in considerazione la questione dei parcheggi per prospettare di eliminarli in Largo Porta Sant’Agostino e in Via Berengario. Un documento di scarso significato e impatto, corredato da alcune fotografie di piazze di altre città da prendere ad esempio, ma nulla di specifico per Modena”.
“Probabilmente un documento che ha l’unica finalità di ricompattare su tematiche green le forze di maggioranza e quelle che si apprestano a sostenere il prossimo candidato sindaco del PD in vista delle prossime elezioni: più che per la riqualificazione della Piazza Sant’Agostino sono “linee di indirizzo per la riqualificazione di una possibile maggioranza”, con buona pace delle esigenze dei modenesi. Tutto ciò senza considerare che le pedonalizzazioni richiederebbero il coinvolgimento dei cittadini – coinvolgimento di cui non vi è traccia -, e l’esistenza di concrete alternative ai parcheggi che si eliminano, e questo in modo particolare se si parla del centro storico, notoriamente carente di parcheggi”, afferma Rossini.
“Le linee di indirizzo sottoposte al Consiglio Comunale non tengono inoltre conto del vincolo rappresentato per la città da Modena Parcheggi: ogni striscia blu tolta deve essere compensata per il mantenimento dell’equilibrio economico finanziario della società che gestisce il piano sosta ingessando la città, un contratto per altro su cui è difficilissimo intervenire per programmare una eventuale risoluzione. Di questo tema e di come risolverlo nelle linee di indirizzo non vi è menzione”, conclude Rossini.
Foto Italia Nostra
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>