Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
'Gentile cliente, in data 28 aprile è stato rilevato nei pressi di via Emilia Ovest 115 un conferimento errato di rifiuti riconducibile alla sua utenza. In questa fase transitoria l'errato conferimento comporta solo la consegna di questo avviso, ma in futuro la violazione delle regole può comportare sanzioni'. E' questo che si è visto recapitare nei giorni scorsi il modenese B.S.
Peccato che il cittadino in questione sia nato nel 1923, abbia dunque 100 anni e sia invalido al 100% e che il sacco col 'conferimento errato' è stato trovato a oltre un chilometro dalla sua abitazione.
La nipote ha quindi deciso di prendere carta e penna e di scrivere a Hera all'indirizzo indicato dalla stessa multiutility, ma per ora, nonostante siano passate due settimane, non ha avuto alcuna risposta.
'Premesso che mio nonno (che a fine anno compirà 100 anni) è invalido al 100% e che da quando si è rotto il femore l'anno scorso (maggio 2022), non è più in grado neppure di uscire di casa da solo (gira in carrozzina) ed è assistito h24 da una badante Ucraina (la quale non ha neppure la patente), è impossibile che entrambi abbiano portato uno dei 2 sacchi (giallo o blu?) da via Luosi fino a via Emilia Ovest 115 (ho verificato che sono ad una distanza di ben 1,2 Km a piedi), invece di lasciarlo comodamente sotto casa - scrive il nipote -. Pertanto sono seriamente preoccupata per il fatto che possa esserci stato un errore nell'attribuzione dei Codici dei vari sacchi gialli/blu per la raccolta Differenziata della carta e della palstica relativamente all'Utenza riconducibile a B.
S.
A questo punto Vi invito a verificare attentamente che il codice da voi rilevato non sia stato assegnato (collegandolo erroneamente all'Utenza di B.S.) a qualcuno effettivamente residente nelle immediate vicinanze di via Emilia Ovest 115, perchè non vorrei che nei prossimi mesi mio nonno si ritrovasse ingiustamente eventuali sanzioni amministrative (come peraltro minacciato nel vostro Avviso)'.
'A proposto del fatto che mio nonno sia costretto a girare in carrozzina, con la presente sono anche a chiedervi come pensate di risolvere il gravoso disagio causato dall'esposizione dei vostri sacchi gialli e blu che ostruiscono la maggior parte dei marciapiedi di Modena, impedendo di fatto il passaggio delle carrozzine per invalidi (nonchè i passeggini dei bimbi) e rendendo oltremodo difficoltoso ed insidioso il passaggio dei pedoni (specialmente se anziani ed ipovedenti), costringendoli a girare direttamente sulla sede stradale (con tutti i rischi connessi alla sicurezza stradale soprattutto in parecchie strade di traffico elevato) ed in totale contrasto a tutte le Normative sull'eliminazione delle barriere architettoniche'.

'A tal proposito allego giusto alcune foto d'esempio (ma ne avrei a centinaia) e vi chiedo come comportarsi in quei casi: dovremmo chiamare la polizia locale per farli Rimuovere e contestualmente elevare Sanzioni per intralcio al pubblico passaggio pedonale? Ed infine, nel malaugurato caso in cui un pedone (od un invalido in carrozzina), venga investito da un autoveicolo (essendo stato costretto a scendere dal marciapiede a causa dell'ingombro dei vostri sacchi) di chi sarebbe la solpa e chi dovrebbe risarcire il danno, più o meno grave, subito?'
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>