Peccato che il cittadino in questione sia nato nel 1923, abbia dunque 100 anni e sia invalido al 100% e che il sacco col 'conferimento errato' è stato trovato a oltre un chilometro dalla sua abitazione.
La nipote ha quindi deciso di prendere carta e penna e di scrivere a Hera all'indirizzo indicato dalla stessa multiutility, ma per ora, nonostante siano passate due settimane, non ha avuto alcuna risposta.
'Premesso che mio nonno (che a fine anno compirà 100 anni) è invalido al 100% e che da quando si è rotto il femore l'anno scorso (maggio 2022), non è più in grado neppure di uscire di casa da solo (gira in carrozzina) ed è assistito h24 da una badante Ucraina (la quale non ha neppure la patente), è impossibile che entrambi abbiano portato uno dei 2 sacchi (giallo o blu?) da via Luosi fino a via Emilia Ovest 115 (ho verificato che sono ad una distanza di ben 1,2 Km a piedi), invece di lasciarlo comodamente sotto casa - scrive il nipote -.
'A proposto del fatto che mio nonno sia costretto a girare in carrozzina, con la presente sono anche a chiedervi come pensate di risolvere il gravoso disagio causato dall'esposizione dei vostri sacchi gialli e blu che ostruiscono la maggior parte dei marciapiedi di Modena, impedendo di fatto il passaggio delle carrozzine per invalidi (nonchè i passeggini dei bimbi) e rendendo oltremodo difficoltoso ed insidioso il passaggio dei pedoni (specialmente se anziani ed ipovedenti), costringendoli a girare direttamente sulla sede stradale

'A tal proposito allego giusto alcune foto d'esempio (ma ne avrei a centinaia) e vi chiedo come comportarsi in quei casi: dovremmo chiamare la polizia locale per farli Rimuovere e contestualmente elevare Sanzioni per intralcio al pubblico passaggio pedonale? Ed infine, nel malaugurato caso in cui un pedone (od un invalido in carrozzina), venga investito da un autoveicolo (essendo stato costretto a scendere dal marciapiede a causa dell'ingombro dei vostri sacchi) di chi sarebbe la solpa e chi dovrebbe risarcire il danno, più o meno grave, subito?'