'Siamo da tempo ben oltre il malcontento dei lavoratori, qui siamo vicini al tracollo dell’azienda del trasporto pubblico. Una situazione incancrenita che ha molte cause, ma che vede certamente al primo posto sia i bassi finanziamenti, sia la cattiva gestione aziendale attuata per di più nel totale disinteresse del Comune di Modena e degli enti locali azionisti' - afferma Mvp.
'A Seta vi sono turni di lavoro massacranti a fronte di retribuzioni tra le più basse del comparto, per non parlare delle relazioni sindacali condotte dalla dirigenza con metodo padronale. Una situazione testimoniata dall’emorragia continua del personale che la dirigenza di fedelissimi del sindaco affronta con espedienti risibili, come quello di rivolgersi al consolato filippino per reperire autisti! Altre aziende trasporti nel nord Italia stanno affrontando il problema delle scarse risorse con impegnative trattative con le rappresentanze dei lavoratori ed invece Seta affonda nell’indifferenza. Da Palazzo il sindaco uscente e l’assessore ai trasporti osservano questo spettacolo inerti quasi non fosse un tema di loro competenza.
'Non possiamo aspettare che nella prossima stagione arrivino ulteriori tagli di corse di un servizio che è già a livelli puramente rappresentativi. Chiediamoci invece perché la Regione finanzi i trasporti di Modena molto meno di altre città come Parma e proporzionalmente Bologna. Chiediamoci perché SETA e Comune non aprano un contenzioso con la Regione. Temono di disturbare? Il candidato sindaco Claudio Tonelli e la coalizione civica di sinistra Modena Volta Pagina, Unione Popolare e Possibile Modena, di fronte a questo disastro per la palese incapacità gestionale e politica, chiede che il presidente Cirelli, recentemente rinnovato dall’amministrazione comunale, presenti le sue doverose dimissioni - chiude la nota -. Noi vogliamo un servizio di trasporto dignitoso ed efficiente, appoggiamo le giuste rivendicazioni dei lavoratori. pertanto col nostro candidato sindaco, Claudio Tonelli, lunedì pomeriggio 3 giugno parteciperemo al presidio del sindacato USB indetto davanti alla sede dell’azienda. Questa situazione non può continuare'.