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Sulla espansione del Polo Conad alla Sacca tutti i relatori hanno ribadito le posizioni espresse in Consiglio comunale nella seduta sull'approvazione del progetto (col Partito Democratico isolato anche dal resto della maggioranza che ha registrato l'astensione dei Verdi e di Modena Civica e il no di Sinistra per Modena) ma sul tema della Moschea il consigliere Pd ha aperto alla possibilità di una valutazione diversa. Lunedì sera alla polisportiva Sacca i consiglieri comunali Diego Lenzini, Barbara Moretti (Modena al centro), Giovanni Bertoldi (Lega), Giovanni Silingardi (M5S) e l'esponente Mvp Andrea De Pietri si sono confrontati con i cittadini e con il Comitato Villaggio Europa nel dibattito organizzato da La Pressa.
'Siamo ancora lontani da una decisione definitiva sul trasferimento della moschea - ha detto Lenzini -.
Io personalmente non ho nessun informazione, nessun estremo, per dire quanto impatterà dal punto di vista urbanistico poichè non è stato fatto nessun studio in merito. Ciò che è stato votato in Consiglio è una dichiarazione di intenti di CPC che chiede di fare una valutazione sull'area di via Finzi, analisi che ancora non è stata messa in campo e che nascerà dal percorso partecipato che io stesso ho proposto non essendo tecnicamente possibile una istrutturia pubblica'.
Proprio sul tema del parere tecnico negativo alla istruttoria si è acceso il confronto con Bertoldi che ha ipotizzato una sorta di pressione da parte della politica sulla valutazione dei tecnici, una accusa che è stata rispedita con forza al mittente da parte di Lenzini il quale ha ricordato il voto in Consiglio favorevole degli stessi esponenti di opposizione, mostrando le stesse mappe (foto sopra).
'La comunità islamica ha il diritto ad adempiere le pratiche religiose in maniera dignitosa, ma crediamo che quel luogo non debba essere un riferimento Provinciale ma debba essere un servizio di prossimità - ha aggiunto Lenzini -. Noi, anche in funzione del PUG, abbiamo una visione che prevede dei centri di prossimità e immaginiamo che quello che verrà trasferito da via delle Suore non sia più un centro attrattore per l'intera provincia, del resto è altrettanto verso che se l'80% di chi pratica in quel centro culturale risiede tra Sacca e Crocetta non si può pensare di mettere l'attuale centro nell'altra parte della città. In questo contesto io chiedo anche ai miei colleghi di avanzare eventuali proposte alternative'.
Redazione Pressa
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