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Se una prima parte del progetto di espansione dell'area industriale produttiva della CPC può essere eseguito direttamente, come sta avvenendo, sull'asse di via delle suore e nell'area compresa tra via del Tirassegno e il centro islamico all'angolo con il cavalcaferrovia Cialdini, la seconda parte che comprende la realizzazione di un edificio sull'asse di via delle Suore, comprensivo del trasferimento dell'attuale parcheggio nell'area adiacente al deposito Seta, e del centro culturale islamico nell'area dell'ex Pro-Latte, dovrà avvenire previa verifica della sostenibilità ambientale e lo svolgimento della conferenza dei servizi. L'area dell'ex Pro-latte, acquisita dalla stessa CPC è l'area di dotazione che il privato cede sostanzialmente al comune (che a sua volta detiene e cederà alla CPC l'area in cui sorge la moschea compresa nel progetto di espansione), per la realizzazione di interventi specifici.
Tra questi il Comune ha indicato il trasferimento del centro culturale islamico, il cui trasferimento e la cui realizzazione non è diretta e non è automatica, nonostante sia compresa nell'accordo di programma, proprio perchè dovrà essere sottoposta a verifiche specifiche di sostenibilità.
E' in sintesi il quadro tracciato ieri dall'Assessore all'urbanistica del Comune di Modena Anna Maria Vandelli in risposta all'interrogazione presentata dal consigliere del gruppo Movimento 5 Stelle Barbara Moretti con la quale si chiedeva aggiornamento ed eventuali modifiche rispetto al progetto di espansione dell'industria CPC di via delle Suore a Modena e sul trasferimento del centro culturale islamico (ora su area di proprietà comunale che dovrà essere ceduta a CPC per il progetto di espansione industriale) nell'area dell'ex pro-latte, ex area industriale acquistata dalla stessa CPC e indiviuata come area nella quale inserire quelle dotazioni definite dal Comune.
Tra queste oltre al verde e palazzine ERS, anche il centro culturale islamico, trasferito da via delle suore.
'Appena ci saranno tutti tutti gli elementi progettuali potremmo procedere con gli impegni assunti attraverso l'accordo di programma e nello specifico delle dotazioni previste nell'ex pro-latte che - ripeto - dovranno garantire la piena sostenibiiità' - sottolinea l'assessore.
Ma visto che gli elementi progettuali specifici ancora non ci sono e l'iter procedurale richiede passaggi consigliari e i tempi della conferenza dei servizi, è chiaro che l'intera questione sarà argomento da trattare dalla amministrazione che nascerà dall'esito del voto amministrativo del prossimo mese di giugno.
Gi.Ga.
Gi.Ga.
Redazione Pressa
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