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Oggi, 21 dicembre, i lavori di asfaltatura dell'area cortiliva intorno all'edificio Abitare Sociale di via del Mercato sono frenetici. Mezzi e operatori al lavoro all'interno di un cantiere ancora aperto ma che domani, 22 dicembre, ospiterà la conferenza stampa contestuale all'incontro del sindaco di Modena con i rappresentanti degli organi di informazione modenesi. La sede dell'appuntamento annuale degli auguri spesso cambia e combacia solitamente con luoghi particolarmente significativi per l'Amministrazione. Quest'anno, a cinque anni esatti dall'aggiudicazione dei lavori di costruzione della palazzina, il sindaco di Modena ritorna nel luogo in cui il suo primo mandato finiva e, in piena campagna elettorale, posava la prima pietra della palazzina in viale del mercato. Era il marzo del 2019. Dall'aggiudicazione dei lavori, il dicembre precedente, dovevano passare, per la realizzazione, 18 mesi. Ne sono passati 60.
Tanti, anche al netto dell'emergenza Covid, che i cantieri edili li aveva fermati ma non più di tanto. O almeno non tanto da potere spiegare 60 mesi anziché i 18 previsti. Che portano ad oggi, in cui il cantiere è ormai concluso, ma non ancora chiuso.
Eppure, nel febbraio di quest'anno, il sindaco, nel corso di una visita al cantiere (a Modena per una palazzina di 33 appartamenti si prevedono anche visite con giornalisti invitati e al seguito), aveva annunciato come realizzato al 70%. Poco per arrivare alla fine. Il sindaco fece una previsione: la primavera. Invece nulla. Nemmeno in estate e nemmeno in autunno. E, di fatto, nemmeno oggi. Visto che l'area nonostante la conclusione dei lavori all'edificio, è ancora un cantiere. Quello che venerdì 22 dicembre ospiterà uno degli eventi stampa principali, forse il più importante non solo dell'anno ma, appunto di un intero mandato.
Il ritorno al passato
Era il 27 dicembre 2018 quando Cambiamo, la società partecipata dal Comune di Modena, soggetto attuatore degli interventi previsti nell'area dell'ex mercato bestiame con le risorse del Piano Periferie, intercettate con omonimo bando, annunciava l'aggiudicazione in via definitiva dei lavori di costruzione della palazzina 'Abitare sociale' da 33 appartamenti e a piano terra del centro diurno per disabili, alle ditte Baraldi Quirino e Sgargi di Bologna.
Venne annunciato che i lavori per un importo complessivo di 8 milioni e 100 mila euro, compresa sarebbero iniziati a gennaio.
Bisognerà aspettare i 16 marzo del 2019 perché i lavori vengano fisicamente consegnati e per la posa della prima pietra. Il cantiere, con lo scoppiare dell'emergenza Covid, rallenterà fino a fermarsi ma per breve tempo. Fatto sta che dopo un anno, nel maggio del 2020, l'area è ancora una tabula rasa. Rimossa anche la prima pietra servita solo per la foto di rito, un anno e mezzo prima.
Siamo ormai usciti dal Covid, i cantieri possono avanzare più speditamente, come avrebbe sempre dovuto essere in tempi di normalità, e il ritardo è evidente. Siamo a luglio 2021. Il Comune, in una nota, dichiara che il cantiere sta andando avanti. Ma piano. Al punto che dopo due anni i lavori sono ancora in corso, circa a metà.
Nel febbraio 2023 lo sono ancora ma l'amministrazione decide di convocare i giornalisti in un cantiere aperto con tanto impalcature e gru e annuncia che a primavera si completerà l'intervento. Altra previsione mancata. Nemmeno in estate il cantiere sarà completo. E nemmeno in autunno. Siamo a dicembre e il comune annuncia la terza conferenza nel cantiere. Questa volta per il messaggio augurale di fine anno e l'incontro con la stampa. Potrebbe essere la volta buona. Potrebbe. Perché i cantieri, delimitata dalla recinzione arancione, chiuderanno dopo la conferenza stampa. Il natale sposterà la data di apertura e la fine concreta del cantiere, al 2024. Quando, probabilmente, ormai in clima elettorale, assisteremo alla quarta chiamata ai giornalisti. Per il taglio del nastro.
Gianni Galeotti
Redazione Pressa
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