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Muzzarelli scrive al Pd: 'Modena non merita di essere lasciata a metà guado'

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Il sindaco è uscito dalla convalescenza, ma le sue parole non sembrano lasciare spazio a dubbi sulla ricandidatura, del resto non pare che al momento il Pd abbia un serio piano B


Muzzarelli scrive al Pd: 'Modena non merita di essere lasciata a metà guado'
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Pubblichiamo la lettera aperta inviata da sindaco di Modena Giancarlo Muzzarelli al segretario Pd Davide Fava, pochi giorni fa,  in occasione della inaugurazione della Festa dell'Unità di Ponte Alto. Una lettera con la quale il sindaco si scusa per l'assenza al taglio del nastro (assenza per la quale Stefano Bonaccini ad esempio non si è sentito in dovere di scusarsi) e che certifica i problemi di salute avuti dal sindaco nelle ultime settimane, ma che appaiono superati.
Una lettera che sembra certificare la volontà di Muzzarelli di ricandidarsi per il secondo mandato il prossimo anno. 'Le opposizioni, divise su tutto, si ritrovano unite solo nel dipingere una città allo sbando. Non hanno un progetto, ma sperano che il populismo li porti a guidare Piazza Grande - afferma il sindaco -.

Cercheremo di deluderli, perché Modena non merita di essere lasciata a metà del guado, non merita di essere ingessata dalla conservazione e dalla paura, non merita di dover inseguire le chimere della decrescita e gli agitatori della paura e della rottura di ogni solidarietà'.
Parole che non sembrano lasciare spazio a dubbi sul bis, del resto non pare che al momento il Pd abbia un serio piano B. Non si dovesse ricandidare Muzzarelli i nomi al momento sono solo quelli del cattolico Giuseppe Boschini e della richettiana Ludovica Ferrari.
Ma ecco la lettera integrale.

Caro Davide, care Democratiche e cari Democratici,
poiché sto terminando la convalescenza e le ferie, non riesco ad essere all’apertura della Festa, ma sarò con voi già dai prossimi giorni.
Ho letto che quest’anno ci sono più volontari e c’è nuovo slancio, e credo che questo sia un grande messaggio di fiducia per il successo della Festa e per il PD.


Abbiamo subito una pesante sconfitta elettorale e il clima nell’opinione pubblica, tra luna di miele del Governo e ricerca di capri espiatori per i malanni del Paese, è preoccupante e sfavorevole, ma non dobbiamo perderci d’animo.
Abbiamo sempre agito partendo da alti ideali e forti principi, al servizio dell’Italia e degli italiani, per un’Europa rinnovata e più vicina, per la pace e la cooperazione fra i popoli, per una società più giusta e solidale: in discussione dunque ci sono le nostre azioni politiche, non i nostri ideali. 
Dobbiamo capire insieme quali sono stati i nostri errori, cambiare con serenità e coraggio, rimetterci in sintonia con la società profonda, sofferente, delusa, incerta sul futuro, oltre che con quella più dinamica e creativa.
Presto i nodi verranno al pettine e al Governo giallo-verde non basteranno i tweet e i selfie per risolvere i problemi e mantenere le innumerevoli e costose promesse della campagna elettorale. Dobbiamo farci trovare pronti, non per affastellare dei no, ma per condurre un’opposizione intelligente, e forte perché intelligente.

In parallelo dobbiamo aprire la discussione congressuale, un congresso vero, aperto, che ci consenta di ridefinire il nostro profilo politico e di parlare alle italiane e agli italiani, a quanti sentono un vuoto nella sinistra, a quanti sono preoccupati per lo sviluppo del Paese, alle altre forze politiche di sinistra e democratiche, ai movimenti civici, alle forze sociali organizzate; che ci consenta di riaffermare che siamo il partito del lavoro e dei lavoratori e che sa stare dalla parte degli ultimi; che ci consenta di essere forti insieme e non di scegliere un uomo solo al comando.
L’anno prossimo dovremo affrontare anche le elezioni europee e amministrative. Modena è in movimento. A Modena le cose accadono. 

Noi abbiamo governato perché Modena riprendesse la voglia e lo slancio di rimettersi in cammino verso il futuro, come nella sua migliore tradizione, e abbiamo governato per dare al cammino una direzione: una città più giusta, più unita, più verde, più sicura, con più opportunità di lavoro.
Non è stato e non è facile. La sfida della legalità e della sicurezza non è ancora vinta. La paura del cambiamento frena ancora energie vitali della città. Il lavoro precario continua sottrarre speranza ai giovani. 
Le opposizioni, divise su tutto, si ritrovano unite solo nel dipingere una città allo sbando. Non hanno un progetto, ma sperano che il populismo li porti a guidare Piazza Grande.
Cercheremo di deluderli, perché Modena non merita di essere lasciata a metà del guado, non merita di essere ingessata dalla conservazione e dalla paura, non merita di dover inseguire le chimere della decrescita e gli agitatori della paura e della rottura di ogni solidarietà.
Ma sta a noi offrire ai modenesi le risposte giuste: con una nuova politica urbanistica, più sostenibile e più semplice, con un inesausto impegno a fianco dei cittadini per la sicurezza, con i progetti per la cultura e la rigenerazione urbana – l’AMCM, il Sant’Agostino-Estense, la periferia nord – con lo sviluppo della città universitaria, con la smart city, con i nuovi servizi per gli anziani e la scuola e gli adolescenti, con politiche di integrazione degli immigrati fatte di diritti e doveri, con il riordino degli ospedali, per una rete più efficiente e una sanità più forte, con le lotte a sostegno dei diritti dei lavoratori.
Sta a noi e ai nostri alleati della sinistra, ai democratici che amano Modena e la sua storia, alle esperienze civiche consapevoli che il governo di una città non si esaurisce nelle fiammate di protesta.
Un abbraccio a te e a tutte le volontarie ed i volontari. 
Buon lavoro
Gian Carlo

Redazione Pressa
Redazione Pressa

La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 

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