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'Più controlli, ascolto e prossimità: la sicurezza si ottiene così'
La Pressa
Le proposte della lista Modena Volta Pagina rivolte soprattutto a Parco XXII aprile, R-Nord e zona stazione, nelle parole di Claudio Tonelli, candidato sindaco: 'Va incrementato il ruolo di ascolto e monitoraggio delle aree da parte della Polizia Locale. Subaffitti, attività commerciali illegali sono sotto gli occhi di tutti. Bisogna fermare l'illegalità sul nascere. Con le retate si risolve poco o nulla'

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'La sicurezza non è una questione di destra ma è molto di sinistra, soprattutto quando va a colpire lavoratori e persone che anche da un piccolo furto possono avere un danno enorme. Nella zona di via Nonantolana, adiacente al parco XXII aprile, un artigiano si è visto rubare dal garage un generatore di corrente. Ad un altro ragazzo straniero che abita in zona è stata rubata la bicicletta elettrica che utilizza come rider per le consegne'. Esempi fatti da Liliana Ferrari, del Comitato per una Modena Libera e Sicura residente nella zona del Parco XXII aprile e invitata alla conferenza stampa di Modena Volta Pagina e del candidato sindaco Claudio Tonelli per illustrare le proposte della lista sul tema della sicurezza.
Con un focus su alcune delle zone più calde in città per degrado, presenza di stranieri irregolari, spaccio e criminalità diffusa.
La proposta di Modena Volta Pagina è la valorizzazione e di potenziamento delle funzioni di prossimità della Polizia Locale. Per rilevare origini e cause del problema. Legate, per esempio, ai subaffitti diffusi a persone straniere che di giorno gestiscono lo spaccio e di notte dormono in 10 in un appartamento da 4. Oppure alla diffusione di commercio e servizi, come il lavaggio degli indumenti o la vendita di alcolici o la ricettazione di materiale rubato'
'Se si iniziassero a fare accertamenti amministrativi negli edifici e nelle aree oggetto di numerose segnalazioni, forse qualche problema sarebbe affrontato con efficacia e tempi adeguati. Senza aspettare blitz e retate che contano poco. Su questo piano il sindaco ha una grande responsabilità - afferma Tonelli.'Il parco XXII Aprile si connota da tempo per frequenti usi del tutto impropri degli spazi pubblici da parte di alcuni gruppi di cittadini: raduni di numerose persone con vendita e mescita e vendita di bevande alcoliche e non, preparazione, vendita e consumo di cibi senza autorizzazioni sanitarie, raduni di ogni tipo in aree non attrezzate senza nessuna autorizzazione e in totale violazione di tutte le norme che regolano queste attività, nessuna cura della raccolta dei rifiuti e delle deiezioni dei partecipanti. Tanto che oggi l’area appare espropriata agli altri cittadini, italiani e stranieri, che intendono fruirne in modo libero. La popolazione, autoctona e di origine straniera, rispettosa delle norme e delle leggi si trova in una condizione di sequestro di fatto in mezzo ad un ambiente in cui l’irregolarità amministrativa e l’illegalità hanno trovato de facto un porto franco'.
'Per un efficace contrasto a questa situazione occorre attuare una azione di monitoraggio dinamico e di deterrenza molto più efficace e soprattutto continuativa. Il cuore di questa attività è un’azione intensa di sorveglianza (utenze, contratti di affitto, monitoraggio produzione rifiuti, monitoraggio spostamenti, controlli dello stato dei veicoli, affiancati da controlli fiscali e dei movimenti bancari svolti dalla Guardia di Finanza) che è il presupposto di ogni intervento puntuale ed efficace di contrasto. Non basta che, una tantum, qualche pattuglia vada a controllare la situazione, come oggi accade, occorre una presenza semipermanente seppure dinamica, che alterni il controllo nelle varie parti della zona. Non si tratta solo di interrompere il continuo mercato che si svolge nel parco XXI aprile, ma primariamente di contrastare ‘i polmoni’ da cui questi commerci vengono alimentati e di far rispettare le regole minime della civile convivenza. Ciò va ovviamente accompagnato a importanti interventi sull’arredo della zona, alla creazione di nuovi servizi anche essenziali (ad esempio igienici) oggi inesistenti' - aggiunge Tonelli.
'Oltre a ciò occorre procedere ad una promozione di centri sociali e di incontro e, quando possibile, di recupero degli sbandati che frequentano quell’area. Un’azione cioè dovrà essere coordinata fra diversi settori dell’amministrazione comunale. Si tratta quindi non solo di attuare sistematicamente controlli della Polizia Locale, compresi quelli sui meccanismi di sfruttamento interni ad alcune realtà di comunità immigrate. La pratica del subaffitto di posti letto a prezzi folli e in appartamenti dove stanno stipate decine di persone deve essere contrastata e repressa, come già fatto in altre realtà della provincia. Proponiamo quindi un costante, continuo controllo del territorio delle irregolarità amministrative associate a quelle di natura più propriamente criminale, accompagnato da operazioni di recupero fisico e sociale. Occorre fare capire alla microcriminalità che ha messo stabili radici in zona, e che così continuando le metterà sempre di più, che quell’area non è più disponibile per le sue attività perché saranno sistematicamente sanzionate e bloccate. Un’azione simile, del resto, fu già attuata a Modena e con successo alcuni anni fa per stroncare il mercato della prostituzione alla Bruciata. Tutti i residenti rispettosi della legge e della convivenza, autoctoni e di origine straniera, hanno diritto a vivere tranquillamente nel loro quartiere'.
La proposta per la stazione ferroviaria
'Nella stazione ferroviaria i vuoti che si sono creati in questi anni di abbandono devono essere nuovamente riempiti.
Vanno ripristinate le corse notturne degli autobus urbani
Va negoziato con il gestore del trasporto pubblico urbano la riapertura di un ufficio di informazioni nella fascia oraria serale
Va negoziato con Trenitalia il rafforzamento di uffici informazioni e biglietterie con apertura almeno fino alle ore 24.
Va richiesta a TPER-Trenitalia il ripristino di corse ferroviarie nella fascia oraria 21-2
Va riorganizzata e rafforzata l’attività commerciale
Contemporaneamente va condotta un ampio intervento di rigenerazione commerciale e sociale di viale Crispi e delle sue adiacenze che non può essere lasciato al libero mercato di spaccio e prostituzione. Tale intervento, inoltre, va accompagnato da un dissuasivo controllo di sicurezza semistabile coordinato con quello dei locali della Stazione fs. Quest’area non può continuare ad essere terra di nessuno.
Si tratta comunque di una sistemazione provvisoria in attesa di una completa riorganizzazione urbanistica e funzionale dell’hub intermodale secondo la nostra proposta presentata nei giorni scorsi che però necessariamente avrà tempi non brevi per la sua pur necessaria ed articolata attuazione'.
Quartieri, Polizia Locale e presidio del territorio
'Occorre inoltre pensare ad un ritorno ad una presenza territoriale permanente della polizia locale in nuovi 7 uffici di quartiere, come uno degli elementi di riorganizzazione della partecipazione territoriale in città e di perno su cui riorganizzare i gruppi di vicinato.
La polizia locale deve recuperare il suo ruolo di polizia di prossimità di natura prioritariamente amministrativa. Il monitoraggio, il controllo e la repressione degli abusi sono il primo presidio di legalità e di controllo del territorio.
Il Patto per Modena sicura, rinnovato per l’ultima volta nel 2021, presenta tutti gli elementi per garantire un corretto coordinamento tra le diverse forze dell’ordine: polizia locale, polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di finanza. E’ mancata la volontà politica e la capacità organizzativa anche da parte della dirigenza del corpo di attuarlo in modo efficace.
È un dato di fatto che le modalità finora utilizzate sia nella prevenzione che nel controllo soprattutto della microcriminalità, di attività di sfruttamento a controllo della malavita, della costante violazione dei regolamenti comunali nell’uso degli spazi pubblici non hanno funzionato e, soprattutto, non riescono a contenere la situazione che esplode sistematicamente. I periodici interventi delle forze dell’ordine comunali e statali che sono discontinui ed a carattere esemplare non incidono granché sull’uso di questi spazi. Al più determinano qualche giorno di tregua per poi tornare tutto come prima.
La ragione primaria - prosegue Tonelli - risiede a nostro giudizio nella strategia di organizzazione della polizia locale che ha mutato in profondità la sua natura di polizia eminentemente territoriale ed amministrativa per diventare un corpo di polizia a funzioni miste, amministrativo e di gestione dell’ordine pubblico, con un presidio di controllo del territorio fatto per pattuglie non specializzato su territori. Da osservare anche che il corpo è l’unico reparto dell’amministrazione a non aver subito tagli e anzi ad avere aumentato personale e dotazioni tecniche in questi anni di forte riduzione dell’organico comunale'.
Gianni Galeotti
Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie.. Continua >>
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