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'Se fosse un film sarebbe ‘La grande Monnezza’, prodotto da una sinistra drammaticamente colpevole che in più di un anno ha deciso solamente di difendere l’indifendibile nella speranza che nessuno si accorgesse della scarsezza del regista di questo film, l’assessore Filippi, che sicuramente passerà alla storia non per le sue qualità, ma per la sua capacità di fingere di averne'. A intervenire ancora sulla gestione della raccolta rifiuti è Luca Negrini, presidente cittadino di Fratelli d’Italia.
'La drammaticità della questione è evidenziata dal fatto che ancora oggi parliamo degli stessi problemi, mai risolto, di più di un anno fa.
Basti pensare alle continue segnalazioni che solo negli ultimi giorni raccontano il mal funzionamento dei cassonetti di viale Vittorio Veneto, piazzale Risorgimento e via Giardini, dove a fasi alterne il blocco del cilindro di conferimento, dettato dal malfunzionamento del cassonetto, obbliga di fatto i residenti della zona a decidere se riportare a casa la spazzatura o iniziare a camminare verso nuovi bidoni nella speranza che siano funzionanti. È un tema importante quello del malfunzionamento dei cassonetti che meriterebbe una linea diretta a disposizione dei cittadini così da procedere celermente negli interventi di manutenzione. Verrebbe da domandarsi: quanti dei rifiuti sistemati a ridosso dei nuovi bidoni e quindi non abbandonati in città ma appoggiati sopra o accanto ai bidoni sono lì perché il cassonetto non funziona? Basti pensare che le segnalazioni per il cassonetto sito in piazzale Risorgimento non si contano più e ogni due giorni i residenti sono costretti a camminare verso il bidone più vicino che è almeno a 200 metri'.
'E’ evidente che non si può continuare da una parte a chiedere continui sforzi ai modenesi e dall’altra a non migliorare un servizio mai decollato, figlio di una gestione dei rifiuti che ha impattato e continua ad impattare male sulla città. Emblematici e significativi sono i dati delle criticità segnalateci nei vari quartieri che evidenziano il fatto che nessun quartiere è escluso da problematiche importanti in tema di sporcizia e disservizi. In zona musicisti i rifiuti sono diventati parte integrante delle strade, dei cespugli e degli angoli dei palazzi dove ad ogni ora del giorno e della notte stazionano senza che nessuno decida di intervenire. Proprio in quella zona abbiamo riscontrato il maggior numero di segnalazioni da quando è iniziata questa scellerata modalità. Le immagini che giungono da viale Nicola Fabrizi evidenziano un altro punto più volte segnalato che continua tuttora ad essere motivo di disagio per i residenti della zona; anche qui molto spesso il cassonetto non funziona e anche qui i rifiuti stazionano per giorni a terra e non è difficile imbattersi nella carcassa di qualche topo. Evidenziamo anche che nelle ultime settimane le segnalazioni delle presenze dei topi a ridosso dei bidoni continuano ad aumentare e su questo verificheremo in Consiglio comunale cosa si è fatto in termini di derattizzazione e quanto è costato ad oggi il contrasto alla presenza dei topi, chiaramente aumentata da quando i rifiuti sono di fatto divenuti parte integrante dell’arredamento urbano' - aggiunge Negrini.
'Anche sull’importo dei costi aggiuntivi che all’ultima verifica, è bene ricordarlo, superavano abbondantemente un milione di euro, faremo un ulteriore accertamento così da aggiornare il dato e garantire una trasparenza, nei confronti dei modenesi, che quando si tratta di costi spesso si è rivelata latitante. Rimaniamo infine sconcertati da quanto, tuttora, tantissimi modenesi ci contattino per chiedere come procedere data la confusione di una comunicazione mai chiara, voluta da chi non ha mai tenuto in considerazione un aspetto importante come quello di una necessaria chiarezza comunicativa che tenesse conto di tutte le categorie di utenti che, invece, superficialmente sono stati raggiunti dalla stessa modalità comunicativa che evidentemente, così gestita, si è rivelata punto cardine nel raggiungimento di questo scadente risultato. Il piano rifiuti non è altro che il più grande fallimento della sinistra modenese che ha accettato di ridurre Modena ad una città sporca, sozza, lercia, continuando a voltare le spalle ai modenesi a cui si continuano a chiedere sforzi che non competono ai cittadini ma che dovrebbero essere garantiti da un contratto, quello con Hera, che non ha mai di fatto tutelato nessuno oltre alla multiutility bolognese' - conclude Negrini.
Redazione Pressa
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