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In provincia di Modena tra i più noti ci sono Villa Igea, Casa di cura Fogliani o villa Pineta a Pavullo. Ma ci sono realtà anche meno conosciute nell'ambito per esempio all'assistenza agli anziani, che svolgono al loro interno anche servizio ospedaliero. Strutture ospedaliere private o/o private accreditate che svolgono un ruolo fondamentale nel mix pubblico privato nell'orogazione di servizi sanitari in Emilia-Romagna. L'Aiop ne comprende 45 in regione, diverse delle quali in provincia di Modena. In termini da queste strutture viene erogato circa il 20% di quanto erogato dal Sistema Sanitario Regionale.
Su queste strutture è stata effettuata una indagine in riferimento all'aggravio dei costi di luce e gas e i risultato rispecchia le peggiori previsioni: aumento del 300% nel 2022 rispetto al 2021.
L’indagine interna sul caro energia, avviata tra fine settembre e primi di ottobre, ha accertato una realtà in prospettiva ancora più grave, rispetto a quella fatta nel 1° semestre 2022.
Infatti l’aggravio dei costi ha assunto proporzioni insostenibili, con punte per l’energia di 4 volte superiori rispetto al 2021 e di 6 volte rispetto al 2020.
'Un aumento del costo dell'energia non più sostenibile' - spiega il Presidente di AIOP Emilia Romagna Luciano Natali. 'La richiesta è trovare con forza e urgenza insieme alla Regione Emilia-Romagna e al Governo una soluzione ed una copertura economica tale da garantire l’erogazione di servizi e prestazioni sanitarie'. Insostenibilità data dal fatto che a fronte dell'aumento dei costi non si è registrato un analogo aumento delle tariffe delle prestazioni. “Tariffe e budget sono fermi, in media, da 10 anni, dai tempi della spending review di Monti. Ritoccarli, oltre che un atto di equità, per cominciare a costruire un vero sostegno, stabile e duraturo.
Il settore che rappresento ha bisogno di una prospettiva e di vedere che chi ci commissiona i servizi continuerà ad essere al nostro fianco in tempi così difficili, in un rapporto di reciproca collaborazione come da sempre accade in questa regione virtuosa'.
Va detto che il settore ospedaliero accreditato in Emilia Romagna lavora al 95% per il SSN, garantendo prestazioni gratuite a tutti i cittadini, e in esso ha la sua unica fonte di entrata.
Infine l’ospedalità e il territorio (ambulatoriale per quanto compete a queste strutture), valgono circa il 50% del bilancio regionale.
Al suo interno AIOP comprende anche alcune RSA che sono state di recente messe a disposizione come potenziali Ospedali di Comunità (obiettivo territoriale del PNRR). Una recente delibera ha assegnato loro 3 euro a partire dal 1° di aprile. Il caro energia, dopo il covid, ha piegato anche questo settore, in passato fiore all’occhiello anche rispetto ad altre regioni avanzate.
'Ci auguriamo – conclude il presidente Natali - che i finanziamenti del Governo e della Regione siano sufficienti per salvare il settore sanitario e sociosanitario. Il Covid ha testimoniato che solo collaborando e aiutandoci a vicenda possiamo mantenere la nostra reattività agli eventi avversi e accompagnare il processo di crescita e integrazione'.
Intanto in questi giorni si sta chiudendo il Contratto Nazionale del Lavoro per il settore pubblico e tra non molto sarà la volta di quello privato. Un appuntamento ineludibile a cui il settore dell’ospedalità privata – se non ci saranno soluzioni immediate - arriva stremato da una crisi che, tra pandemia, guerra in Ucraina e crisi energetica, sembra non avere fine.
In conclusione, l’auspicio di AIOP ER è che i finanziamenti del Governo e della Regione siano sufficienti a salvare il futuro delle strutture accreditate AIOP, quindi il mondo delle prestazioni sanitarie erogate in tutta la regione. Rimane confermata la piena disponibilità della rete ospedaliera AIOP sul fronte delle liste di attesa, al fianco del Pubblico.
Redazione Pressa
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