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Era il luglio del 2016 quando il sindaco Muzzarelli consegnò le chiavi ai primi inquilini dei 25 alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica in una palazzina in via Forghieri. Quella che di affaccia sul lato di via Finzi. Appartamenti di dimensioni dai 50 e ai 95 metri quadri presentati come all'avanguardia sotto il profilo energetico e dell’efficienza impiantistica, in classe A4. Tale, insieme alla funzione 'sociale' da meritare anche un finanziamento pubblico ministeriale specifico. Efficenza energetica capace, in teoria, di fare risparmiare, anche se non tanto gli inquini e di vivere in una casa comunque 'sana'. I primi inquilini vennero ammessi, su bando, con 400 euro di affitto e 150 di spese condominiali, comprendenti anche il riscaldamento.
Tra di loro Michele e Vincenzo insieme alle loro famiglie. Michele se ne è andato da due anni, Vincenzo sta tentanto di andarsene.
Il perché lo hanno spiegato questa mattina in un incontro organizzato con il consigliere comunale e ricandidata capolista di Modena Civica Katia Parisi. Che ora si è fatta carico del problema, anzi dei problemi, ed è pronta a portarli sul tavolo del consiglio o del governo della città, a seconda del risultato elettorale, essendo Modena Civica nella coalizione a sostegno del candidato sindaco Massimo Mezzetti.
A 8 anni dall'inaugurazione i problemi appaiono oggi quelli di una palazzina anni 70 in pessime condizioni e da ristrutturare. L'aspetto esteriore, delle facciate, appare buono ma solo perché di recente, c'è stato bisogno di ritinteggiarle. Il rivestimento era annerito, in più punti da dispersione di calore. Cortile, marciapiedi, pavimentazioni esterne sprofondate in diversi punti o ammalarate con distacchi di materiale, sanpietrini compresi. Uno ha colpito un inquilino, ferito ad un braccio, con danno riconosciuto e risarcito dal Comune.
Infiltrazioni diffuse, ruggine negli impianti, solare termico non funzionante o malfunzionante, fanno in resto. Al punto da rendere l'edificio oggi l'opposto rispetto a quanto doveva essere, ben lontano da una casa green.
Condizioni che hanno portato a continui interventi di riparazione e di adeguamento, impiantistico e strutturale, nelle pavimentazioni. Con l'effetto di portare le spese condominiali alle stelle. 'Dai 150 euro mensili iniziali siamo passati ai 500. Che si vanno ad aggiungere all'affitto base passato da 400 a 500 euro. Di fatto mille euro per stare in una casa che teoricamente dovrebbe essere efficente e a condizioni agevolate' - afferma Michele, uno dei primi ad entrare negli appartamenti. Tra i primi anche Vincenzo. Lui da due anni se ne è andato. 'La situazione era diventata insostenibile. Più sostenibile lo è stato fare un mutuo per acquistare una casa. Spendevo tanto, troppo, per una condizione che andava peggiorando. Dentro e fuori casa' - afferma. E del suo appartamento ci mostra i segni delle infiltrazioni che nel tempo hanno creato muffe. Poi degli impianti generali. Tubature arruginite e staccate. 'Il problema è anche all'esterno, con sporcizia, degrado e un impianto industriale in funzione anche la notte che fa rumore'
La mancata riqualificazione dell'adiacente area centrale dell'ex mercato bestiame, porta degrado, sporcizia e topi - fanno notare i residenti - aumentati anche dopo il cambio di sistema di raccolta dei rifiuti che vengono lasciati pur nei bidoncini di plastica, all'esterno. Ognuno di loro ha immagini di topi che scorazzano nelle aree cortilive dove anche la zone verde, adiacente ai giochi per bambini. è impraticabile per erba alta, sporcizia e scarsa manutenzione. Un problema di mancata manutenzione che insieme ad un buco da 50.000 euro per spese condominiali non saldate, è arrivato in eredità al nuovo amministratore condominiale. Anche lui presente all'incontro di questa mattina con gli inquilini e con il consigliere Katia Parisi. 'Siamo qui per sostenere i residenti di queste palazzine. Si tratta di un intervento pubblico che dopo nemmeno 10 anni presente problemi importanti. Anche a livello sanitario, vista la presenza di muffe all'interno degli appartamenti, e ambientale, per la presenza di topi. In questi ultimi anni abbiamo raccolto e portato all'attenzione del comune diverse problematiche che con il tempo hanno raggiunto livelli per molti aspetti insostenibili. Ora vogliamo chiarire cause ed eventuali responsabilità di quanto sta succedendo al fine di trovare una soluzione definitiva'
Gi.Ga.
Gianni Galeotti
Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie.. Continua >>