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Il tratto comune della discussione sul rinnovo dei patti parasociali tra Comune ed Hera è stato rappresentato, anche in consiglio comunale a Sassuolo, dalle criticità del servizio di raccolta porta a porta Hera e dall'opportunità politica di non rinnovare i patti stessi, che regolano i rapporti tra comuni ed Hera e che della multiutilily sono sia soci (nel caso di Sassuolo al 2%) che clienti.
Un punto sul quale si è registrato, nell'ultima seduta del Consiglio, un voto, dal punto di vista politico, estremamente significativo. Su due punti in particolare. Da un lato il voto di astensione (che a Sassuolo equivale al voto contrario), di buona parte della maggioranza (Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lista Macchioni e due consiglieri del gruppo Lega), alla proposta di rinnovo del patto.
Un voto, e qui sta il dato politico, in difformità al voto favorevole espresso dal sindaco e da buona parte del gruppo Lega con l'esclusione di due consiglieri. Ma non solo. L'altro aspetto è dato da ciò che ne consegue: nei termini di una maggioranza di governo della città che si oppone al rinnovo del patto di sindacato e di un venire meno del sostegno della maggioranza alla posizione espressa dal sindaco. Sostegno garantito invece dal voto favorevole di PD e da Azione, grazie ai quali la proposta di rinnovo ha avuto la maggioranza dei voti favorevoli e l'approvazione del Consiglio.
Strappo politico non indifferente, soprattutto in un periodo delicato come questo in cui la maggioranza di centro destra sta ancora discutendo sulla scelta del candidato. Indecisa, per non dire divisa al suo interno, sul continuare a garantire il sostegno al sindaco leghista uscente, personalmente determinato a ricandidarsi, o dirottare la scelta su un altro candidato di centro destra, in particolare l'attuale Vicesindaco Alessandro Lucenti che avrebbe il pieno sostegno di Fratelli d'Italia e di Forza Italia che a Sassuolo, con una percentuale di voti da sempre superiore alla media provinciale, è in gradi di fare da ago della bilancio.
E' in questa cornice che il voto di astensione di Fratelli d'Italia (che esprime anche il presidente del Consiglio Luca Caselli), di Forza Italia, con il consigliere Claudia Severi e della lista Macchioni, oltre che di due consiglieri leghisti (Boni e Iaccheri), in difformità con il voto del sindaco è significativa. Cartina al tornasole di una difformità anche sul sostegno alla ricandidatura del sindaco? Lo sapremo presto. A giorni le carte saranno scoperte. Fatto sta che l'aspetto viene sottolineato subito dal Capogruppo PD Maria Savigni che dichiarando il voto favorevole afferma: 'E' chiaro che la maggioranza, su un atto di governo così importante, non c'è'.
Ed è così che il documento passa solo a seguito del voto favorevole del PD, unito a quello del Capogruppo di Azione Giulia Pigoni e, appunto, del sindaco e di parte della Lega tra cui il capogruppo Stefano Bargi che, motivando il voto a favore, afferma: 'Possiamo parlare di tutte le criticità del servizio e dell'opportunità di stare dentro Hera in altra sede ma non qui e non stasera. Il patto c'è e ci siamo dentro dovendo scegliere adesso è meglio stare dentro'.
Se il voto sul documento è difforme anche all'interno della maggioranza di governo, più uniformi e comune a maggioranze e opposizione lo sono le criticità rispetto al servizio garantito da Hera e la forza e alla capacità dell'amministrazione di farvi fronte. 'Sia da soci che da clienti i sassolesi sono penalizzati. Nel momento in cui ci sono dei problemi Sassuolo non riesce a farsi ascoltare e non ha voce in capitolo, così come sulle tariffe, calate dall'alto senza alcuna possibilità di discutere su di esse' - afferma la capogruppo Claudia Severi.
'A fronte di analoghe criticità registrate nel servizio vediamo che certi comuni anche vicini sono riusciti ad apportare dei miglioramenti e a trovare soluzioni, cosa che non succede a Sassuolo e questo è un problema' . chiude la capogruppo PD Maria Savigni.
Gi.Ga.
Redazione Pressa
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