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'Quando siamo state qui l'ultima volta, la Presidente von der Leyen portò la solidarietà europea ma portò anche il suo impegno a non lasciare sole queste terre, a fare quello che la Commissione europea e l'Unione europea avrebbero potuto fare per dare una mano. Il fatto che sia qui oggi, di nuovo, quando noi possiamo presentare i risultati di quell'impegno è secondo me un simbolo di grande serietà, di grande concretezza, per la quale credo davvero che tutti i cittadini di questa Regione, e non solamente di questa Regione, debbano ringraziare la Presidente von der Leyen'. Lo ha affermato la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella seconda tappa nella mattinata di oggi in Emilia-Romagna. Prima presso la sede della Regione, per la firma dell'accordo con per i Fondi di coesione sociale che porteranno in Emilia-Romagna 600 milioni, e poi a Forlì per un incontro con la Presidente della Commissione Europea per rendicontare sul piano ricostruzione delle zone alluvionate.
'La prima cosa e la più importante che va raccontata - afferma la Premier - è la revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Voi sapete che noi abbiamo avviato una revisione del PNRR, che si diceva non fosse possibile e che invece, non solo era possibile, ma era doverosa, tenuto conto del mutato contesto nel quale ci troviamo a operare. E in quella revisione del PNRR, che libera risorse per 21 miliardi di euro, c'è un impegno molto importante a favore delle zone alluvionate, e quindi ovviamente a partire dall'Emilia Romagna, per un ulteriore miliardo e 200 milioni di euro che si aggiungono alle risorse già stanziate dal Governo.
Queste risorse, oltre a garantire la messa in sicurezza delle zone edificate, dei bacini idrografici esposti al rischio idrogeologico, consentiranno di portare anche avanti azioni di risanamento ambientale, mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici, garantendo un livello decisamente più elevato di controllo di gestione del rischio di alluvione, ma anche il ripristino, la riqualificazione del patrimonio residenziale pubblico, delle strutture sociosanitarie, delle scuole, delle infrastrutture sportive, delle reti energetiche.
La ricostruzione e la prevenzione delle zone alluvionate, inserita tra gli obiettivi del Pnrr, porterà con sé una conseguenza «molto importante», ha evidenziato Meloni facendo riferimento al cronoprogramma che «prevede l’individuazione di tutti gli interventi puntuali entro il terzo trimestre del 2024, l’aggiudicazione di tutti gli appalti entro il secondo trimestre del 2025, e il completamento del 90% delle opere entro la fine del 2026. Questo vuol dire dover lavorare, e lavorare velocemente».
Con queste risorse noi facciamo ricostruzione, ma facciamo anche una cosa che è altrettanto importante, più importante ancora se vogliamo, che è la prevenzione rispetto a eventuali ulteriori eventi di questa natura.
E inserire questa priorità tra gli obiettivi del PNRR ha un'altra conseguenza che secondo me è molto importante, che è il cronoprogramma.
Voi sapete che la tempistica delle risorse che si spendono con il PNRR è una tempistica molto celere e inserire questi obiettivi nel PNRR ci impone di lavorare con velocità, perché il nostro cronoprogramma sarà un cronoprogramma che prevede l'individuazione di tutti gli interventi puntuali entro il terzo trimestre del 2024, l’aggiudicazione di tutti gli appalti entro il secondo trimestre del 2025 e il completamento del 90% delle opere entro la fine del 2026: vuol dire dover lavorare e lavorare velocemente'.
Nella foto presso il Municipio di Forlì Meloni e Von Der Leyen insieme ai sindaci al Presidente della Regione Bonaccini, il ministro Fittoe il generale Figliuolo
Redazione Pressa
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