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'È dall'inizio del mio mandato in regione che con diversi atti chiedo alla regione Emilia-Romagna di interessarsi al rifugio Tullio Marchetti nel comune di Pievepelago in una delle zone più belle dell'appennino Tosco-emiliano cioè al Lagosanto Modenese'. Così il consigliere di Rete Civica Simone Pelloni nel presentare una risoluzione alla Giunta per chiedere che si faccia parte attiva nella promozione di un accordo tra le parti interessate che permetta la riapertura nel più breve tempo possibile del rifugio Tullio Marchetti del Lago Santo.
'Il rifugio, costruito nel 1937, è forzatamente chiuso da ottobre 2015 per vari contenziosi ma soprattutto per mancanza di accordi tra il comune di Barga in Toscana e il comune di Pievepelago.
Sequestrato e chiuso al pubblico a causa di ingerenze esercitate dal Comune di Barga, che rivendica diritti verso fabbricati e terreni su tutta la zona del Lago Santo, il rifugio, consegnato alle autorità in perfetto stato, si sta degradando a causa dell’indifferenza del Comune di Barga che non si è mai preoccupato della sua gestione, né di provvedere a una minima manutenzione. Il turismo è crollato nella zona, con danni all’economia di Pievepelago e dei suoi residenti, che oltre al resto, sono stati privati dei loro diritti di uso civico, dovendo pagare un tesserino per l'uso di legnatico, l’accesso al pascolo e la raccolta dei prodotti del sottobosco, funghi compresi. Nonostante tutte le forze politiche e le amministrazioni locali di ogni colore condividano l’esigenza di incrementare il turismo nel nostro Appennino, si consente che un rifugio rimanga chiuso per tanti anni solamente a causa di una controversia legale'.
'L’attività dei rifugi di montagna deve essere salvaguardata e adeguatamente tutelata per la loro funzione turistica e di presidio del territorio - continua Pelloni -. Laddove presenti rappresentano un servizio sia per i turisti che per i residenti del territorio, oltre a fornire opportunità di lavoro e sviluppo per le comunità ai quali appartengono e, nel caso specifico, è scorretto che il Comune toscano di Barga ponga ostacoli al turismo e agli introiti che ne derivano a tutti i livelli sul territorio comunale di Pievepelago. Sarebbe necessario rivedere e uniformare tutto l'areale del Lago Santo, giungendo ad un accordo tra i comuni di Pievepelago e Barga, che permetta la riapertura nel più breve tempo possibile del rifugio Tullio Marchetti. Chiedo alla Giunta Bonaccini di intervenire affinché una struttura ricettiva pubblica non rimanga vuota e inutilizzata da 8 anni e si tuteli il patrimonio pubblico favorendo il turismo nelle nostre montagne' - chiude il consigliere Pelloni che chiede anche di salvaguardare e tutelare adeguatamente, anche con sostegni economici, 'l’attività e la permanenza dei rifugi di montagna dell’Emilia-Romagna, a difesa della loro importante funzione turistica, economica e di presidio del territorio'.
Redazione Pressa
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