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In campagna elettorale la frenesia dei politici al governo di inaugurare, tagliare nastri, farsi fotografare, è cosa nota, spesso a prescindere dal fatto che le opere o le strutture, o i servizi, anche minimali, siano più o meno completati, utilizzati, in corso d'opera se non cantieri aperti. Nulla di nuovo. Ma per la palazzina Abitare Sociale di via Forghieri, a Modena, compresa nel Piano Periferie finanziato attraverso l'omonimo bando vinto dal Comune per la riqualificazione, attesa da 20 anni, dell'area dell'ex mercato bestiame, si sta avvicinando un vero e proprio record: quello dato dalla quarta presentazione/inaugurazione del cantiere e della struttura. Prevista nei prossimi giorni e che, forse potrebbe anche non essere l'ultima.
Andiamo con ordine. I lavori per la realizzazione del blocco unico con trentatre appartamenti e un centro diurno disabili a piano terra, erano stati aggiudicati da Cambiamo, società partecipata del Comune e soggetto attuatore degli interventi previsti nel piano periferie, nel 2018, quasi al termine del primo mandato Muzzarelli.
Il cantiere, in piena campagna elettorale per il secondo mandato, venne materialmente aperto nei primi mesi del 2019. Quale occasione migliore in campagna elettorale che la posa di una prima pietra.
Siamo infatti nel marzo del 2019. I lavori vengano fisicamente consegnati per la posa, da parte del sindaco, della prima pietra.
Il cantiere, con lo scoppiare dell'emergenza Covid, rallenterà fino a fermarsi ma per breve tempo. Fatto sta che dopo un anno, nel maggio del 2020, l'area è ancora una tabula rasa. Rimossa anche la prima pietra servita solo per la foto di rito, un anno e mezzo prima.
Siamo ormai usciti dal Covid, i cantieri possono avanzare più speditamente, come avrebbe sempre dovuto essere in tempi di normalità, e il ritardo è evidente.
Siamo a luglio 2021. Il Comune, in una nota stampa dichiara che il cantiere sta andando avanti. Ma piano.
Al punto che dopo due anni i lavori sono ancora in corso, circa a metà.
Nel febbraio 2023 lo sono ancora ma l'amministrazione decide di convocare per la seconda volta i giornalisti in un cantiere aperto con tanto impalcature e gru e annuncia che a primavera si completerà l'intervento. Altra previsione mancata. Nemmeno in estate il cantiere sarà completo. E nemmeno in autunno.
Siamo a dicembre e il comune annuncia la terza conferenza stampa nel cantiere. Questa volta per il messaggio augurale di fine anno e l'incontro con la stampa. Potrebbe essere la volta buona. Potrebbe. Perché i cantieri, delimitata dalla recinzione arancione, chiuderanno dopo la conferenza stampa. Il natale sposterà la data di apertura e la fine concreta del cantiere, al 2024. La gru principale è stata smontata ma il cantiere è ancora aperto. Impossibile entrare, e transitare anche su via Forghieri. Arriviamo ai giorni nostri. Il cantiere è ancora aperto ma ormai tutto è pronto. Compreso parcheggi, strisce e segnaletica. Il sindaco annuncia, l'altro ieri, insieme all'assessore Pinelli che a giorni ci sarà il taglio del nastro dei locali per il centro diurno a piano terra. Intorno alla metà di aprile. Quarta inaugurazione/presentazione, a cinque anni dalla posa prima della prima pietra. E potrebbe non essere l'ultima. Considerato i precedenti, ce ne potrebbe essere un'altra per il primo ingresso in uno dei nuovi alloggi a canoni agevolati. Tra applausi e rinfresco.
Gianni Galeotti