Piantedosi a Modena: 100 nuovi agenti ma nulla di nuovo su questura in fascia A e minori stranieri
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Piantedosi a Modena: 100 nuovi agenti ma nulla di nuovo su questura in fascia A e minori stranieri

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Al sindaco Muzzarelli al termine dell'incontro è stato chiesto se era soddisfatto. La risposta è stata laconica: 'Sul mantenimento dei rapporti istituzionali e personali sì'.


Piantedosi a Modena: 100 nuovi agenti ma nulla di nuovo su questura in fascia A e minori stranieri
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'Al netto dei pensionamenti il potenziamento degli organici delle forze dell'ordine a Modena vede oggi 50 agenti in più tra tutte le forze di polizia, l'obiettivo è raggiungere 100 nuove immissioni entro la fine anno'. Lo ha detto il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, oggi a Modena dove ha presenziato al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato dal Prefetto Alessandra Camporota nella sede di rappresentanza della Prefettura.

Nessun certezza, se non un rimando alla valutazioni che saranno svolte nel 2024, rispetto all'elevazione della questura in fascia A. Tecnicamente coi 100 nuovi agenti si raggiungerà numericamente una pianta adeguata per il salto in fasca A, ma ancora non è stata data nessuna garanzia sul passaggio formale e se ne riparlerà, appunto, il prossimo anno.

Il ministro ha poi ammesso il problema legato alla presenza di minori stranieri non accompagnati in numero ben superiore a quello che consente di garantire oltre all'accoglienza, percorsi di formazione e di integrazione.

Sul tema non è andato oltre all'impegno a valutare insieme a tutto il governo, nuove forme di integrazione e accoglienza rispetto alle quali Modena potrebbe fungere da modello e da laboratorio. In sostanza, nell'immediato, nessun provvedimento anche emergenziale per arginare una emergenza a tutti gli effetti, con ripercussioni anche in termini di ordine pubblico. Il riferimento è all'azione di gruppi non integrati di ragazzi autori di violenze o comportamenti devianti in centro storico. Dove il ministro si è impegnato a rafforzare i servizi dell'operazione Alto Impatto con controlli mirati e potenziati. Attività alla quale il ministro fa riferimento nel momento in cui gli viene chiesto di rispondere sulla proposta di istituire presidi fissi nelle aree più calde del centro storico.

Sui temi nazionali il ministro ha poi affrontato, sollecitato dalle domande dei giornalisti, il nodo dell'addio al Reddito di cittadinanza.

'Penso che il primo giorno delle paventate turbolenze sia stato molto eloquente. Ma credo sia responsabilità di tutti non soffiare sul fuoco e non fare professione di diffondere iniziative che col provvedimento non c'entrano nulla'. 'Faccio professione di ottimismo e quindi direi di no, che non ci saranno tensioni sociali - continua il ministro - ma il Governo non è privo di attenzione verso le marginalità economiche e sociali presenti, così come sulle ricadute della sospensione dell'erogazione. Questa non è una misura solo repressiva, ma un voler credere in altri strumenti'.

Al sindaco Gian Carlo Muzzarelli al termine dell'incontro è stato chiesto se era soddisfatto. La risposta è stata laconica: 'Sul mantenimento dei rapporti istituzionali e personali sì'. Nel merito 'bene l’adeguamento di organico, ma al nostro territorio serve l’innalzamento della Questura in fascia A” - afferma Muzzarelli dopo l’incontro con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che ha ringraziato per aver accettato l’invito proprio in occasione dei 25 anni della firma del Patto per Modena città sicura, rinnovato nel novembre del 2022 per un altro triennio. Al ministro il sindaco ha donato una riproduzione della Secchia rapita.

“Il clima qui è pesante, i dati ci preoccupano: la comunità modenese così laboriosa e giustamente esigente – aveva sottolineato Muzzarelli nell’incontro del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica con anche la prefetta Alessandra Camporota, il Capo della Polizia Vittorio Pisani e il presidente della Provincia Fabio Braglia - non si rassegna a subire decisioni e valutazioni che portano ricadute negative per tutta la città e per il territorio provinciale”.

Nel ribadire la richiesta di elevare la Questura in fascia A, il sindaco ha ricordato come sia cresciuta la realtà socio-economica del territorio che “corre più degli altri” e oggi richiede organici delle forze dell’ordine e sedi adeguate ai nuovi bisogni per poter garantire azioni di prossimità e risposte celeri ai cittadini (“le vecchie tabelle sono anacronistiche”).

Tra gli esempi, previsto anche dal Patto, il potenziamento della polizia di prossimità e il Posto di polizia integrato alla stazione Autocorriere dove un maggiore presenza di personale renderebbe la struttura più efficace in una zona complessa della città proprio nei pressi del Novi Sad.

Nell’ambito del Patto è stato fatto il punto anche sul sistema di videosorveglianza urbana, con 408 telecamere collegate con le diverse sale operative, a cui si aggiungono 74 apparecchi tra stadio (29), lettura targhe (34), sede della Polizia locale e unità mobili in dotazione al Nucleo problematiche del territorio. Servono finanziamenti per estendere ulteriormente il servizio.

Sul tema stranieri Muzzarelli ha chiesto nuovi progetti di accoglienza basati su diritti e doveri: “Regole chiare di convivenza e norme per garantire giustizia; le istituzioni devono collaborare per aumentare l’integrazione sana della comunità e la qualità della convivenza”. Servono, in particolare, soluzioni per gli alloggi dei cittadini stranieri che si impegnano e trovano lavoro.

Sui minori stranieri non accompagnati, il sindaco ha richiamato i dati dei flussi, sempre molto alti, diffusi nei giorni scorsi e l’insufficienza dei posti della rete di accoglienza Sai per poi ricordare, come esempio positivo di modalità di accoglienza, l’impegno del Comune per l’attivazione del progetto sperimentale per sostenere l’inclusione formativa e l’integrazione di 60 giovani che, grazie ai fondi della Regione, diventeranno esperti nella ristorazione, nella gestione del verde, in meccanica ed edilizia per “assicurare loro prospettive vere e concrete”.

Un’iniziativa che il ministro ha dichiarato di voler sostenere garantendo la completa disponibilità a lavorare su nuovi percorsi di integrazione con Valerio Valenti, il capo dipartimento per le Libertà civili e commissario per l’emergenza migranti, che era presente all’incontro del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Redazione Pressa
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