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Ancora una iniziativa del Comitato modenese per la Costituzione costituitosi lo scorso ottobre nell’ambito della mobilitazione nazionale lanciata da Cgil e oltre 200 associazioni laiche e cattoliche per la difesa e attuazione della Costituzione e culminata nella manifestazione del 7 ottobre “La Via Maestra. Insieme per la Costituzione”.
Per mercoledì 21 febbraio è prevista la conferenza “Sbreghi alla Costituzione. Premierato e autonomia regionale differenziata: una democrazia a pezzi”. L’appuntamento è alle ore 18 presso la sala Giacomo Ulivi in viale Ciro Menotti, 137. Partecipano Mauro Sentimenti, avvocato, Direttivo nazionale Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, Stefano Tassinari presidenza nazionale Acli e Gianfranco Pasquino professore emerito di Scienza Politica Università di Bologna.
Per il Comitato modenese per la Costituzione, i disegni di legge governativi in via di approvazione sull’autonomia regionale differenziata e l’elezione diretta del capo del governo costituiscono un grave rischio per l’unità del Paese, l’uguaglianza tra i cittadini e per la democrazia parlamentare rappresentativa volute dalla Costituzione.
Non sono provvedimenti complementari, ma parte di un unico disegno volto a concentrare il potere in poche mani.
'Alla centralità del Parlamento, minata dalla perdita di autorevolezza del sistema politico, si vuole rispondere con la falsa idea che l’elezione diretta del capo del governo restituisca potere agli elettori e renda più efficiente la democrazia, semplificandone i meccanismi decisionali. In realtà, la totale delega del potere all’uomo o alla donna soli al comando indebolisce la partecipazione, il confronto e la condivisione delle scelte, che in tale modo divideranno ancora di più un paese già spezzato, frammentato da contrastanti interessi e smarrito, aumentando le tensioni sociali' - affermano i promotori che ricordando l'appuntamento di domani affermano: 'L’introduzione in Costituzione del principio elettorale maggioritario accentua inoltre la contrapposizione politica frontale tra schieramenti, schiacciando istanze sociali e di partecipazione civile. In tal modo il Parlamento e la stessa maggioranza di governo saranno costantemente sotto ricatto da parte del Capo del Governo e sarà tradito il ruolo fondamentale di garanzia del Presidente della Repubblica, della Corte Costituzionale e di altri organi costituzionali'.
Redazione Pressa
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