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Si chiude in sostanziale parità il secondo e ultimo confronto fra i contendenti alle primarie del centrosinistra Giovanni Taurasi e Riccardo Righi. Moderati dalla giornalista Valentina Lanzilli, i due rivali si sono confrontati su una serie di domande che hanno abbracciato le varie tematiche della Carpi del passato, del presente e del futuro. Molto sentiti gli interventi del pubblico, con domande sulla necessità di una maggior “capacità politica” del sindaco, specie in materia di legami provinciali e rapporti con la sanità pubblica; sul futuro del Campo Nomadi di Cortile; sugli impianti sportivi, oggi estremamente carenti; fino all’ammontare delle spese elettorali e su “chi ne siano i finanziatori”.
Sui programmi non ci sono evidenti differenze fra il “pragmatico” Taurasi e il “visionario” Righi, perché le idee sulle principali priorità – sicurezza, welfare, cultura, internazionalizzazione, giovani e anziani, economia e commercio, centro storico - fra un incontro e l’altro i due contendenti se le sono scambiate a vicenda - “contaminandosi”, come dice Taurasi, ma al limite del plagio.
Rispetto all’andata Taurasi è però riuscito a portare l’avversario su terreni e toni a lui più congeniali, aprendo artatamente diverse polemiche. A tratti è parso che anche alcune domande del pubblico fossero fatte apposta per mettere in difficoltà Righi. E infatti il “figliol prodigo” ha dovuto difendere il portavoce del sindaco, Simone Tosi; e prendere le distanze dal sindaco stesso, sul tema del Parco dell’Ospedale – definita da Righi un’assurdità e da Taurasi un’idea di Bellelli - e dell’isolamento di Carpi rispetto a Modena e provincia – del quale è stato incolpato Bellelli, poco capace di mantenere rapporti con Giancarlo Muzzarelli e con Modena.
Non è mancato un riferimento alla destra. Con Taurasi che ha raccontato il casuale incontro in treno del 13 febbraio con il presidente di Fdi Michele Barcaiuolo.
Il quale “stava andando a Bologna per indicare come candidato sindaco Annalisa Arletti” - peraltro sua moglie – trovandosi in quel “cerchio ristrettissimo di persone che scelgono i nomi dei candidati su una cartina geografica, senza consultare il territorio”. Presenti in sala i forzisti Massimo Barbi e Michele De Rosa e gli storici consiglieri di centrodestra Roberto Benatti e Luca Lamma, a poca distanza dal grande stratega centrista Rossano Bellelli (foto sopra). Ma il rischio per Fdi - neanche troppo remoto dopo l’esperienza fallimentare della Sardegna - è che si possa davvero creare un’alleanza fra forzisti e civici, cercando di portare il PD al ballottaggio con una compagine di centro che sopravanzi i meloniani, interrompendo la loro egemonia apparentemente assoluta.
Magath
Magath Ing
Dietro allo pseudonimo Magath un noto personaggio modenese che racconterà una Modena senza filtri. La responsabilità di quanto pubblicato da Magath ricade solo sul direttore della te..
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