'La sera di giovedì 16 febbraio la Sala Prampolini di Brescello ospiterà un evento sul Processo Grimilde promosso dalla amministrazione comunale. Nonostante il tema di fondamentale importanza non parteciperò all'incontro e mi scuso anticipatamente col prefetto Rolli nella certezza che le motivazioni di questa mia scelta verranno comprese'. A parlare è Catia Silva, la donna che, dai banchi del Consiglio comunale di Brescello, denunciò per prima ben prima del Commissariamento le infiltrazioni nel Comune reggiano e per questo subì minacce e isolamento.
'Con le mie innumerevoli denunce credo di avere contribuito a far emergere, come mi è stato riconosciuto anche in Aula durante il processo Grimilde, una mentalità mafiosa diffusa che per tanti era purtroppo divenuta una normalità. Occhi miopi che ancora oggi non vogliono vedere. Il prefetto Iolanda Rolli, persona stimabile ed apprezzabile e che ha svolto un lavoro fondamentale per il nostro territorio, sarà presente all'incontro di giovedì e ritengo che sia l'unica Autorità titolata a raccontare il Processo Grimilde. Mi chiedo infatti quale sia la credibilità di coloro che oggi raccontano i fatti emersi in Aula quando sino a pochi anni fa negavano le infiltrazioni ndranghetiste nel paese, continuando in questi 5 anni a confrontarsi con assessori che hanno fatto ricorso (perdendolo) contro il commissariamento, ignorando sempre chi denunciava e appropriandosi di meriti altrui - continua Catia Silva -. Non credo vada permesso che venga usato come marketing questo grande processo, dimenticando anche di invitare i nostri giornalisti locali, perchè, senza nulla togliere a chi modera, è triste non vedere apprezzato chi veramente ha vissuto il proprio territorio e chi è stato a contatto con le persone interessate. E' per tutto questo che, dopo aver partecipato a quasi tutte le udienze del processo Grimilde a Reggio Emilia, giovedì non sarò all'incontro a Brescello'.
'Processo Grimilde, ecco perchè non ci sarò all'evento di Brescello'

Catia Silva, la donna che, dai banchi del Consiglio comunale di Brescello, denunciò per prima ben prima del Commissariamento le infiltrazioni nel Comune
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