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Prof Modena: 'Inceneritore, stop da subito a rifiuti fuori provinicia'

Prof Modena: 'Inceneritore, stop da subito a rifiuti fuori provinicia'

'Quello di Modena produce 220.000 tonnellate di Co2 all'anno, cifra spaventosa, più dell'intero parco auto circolante a Modena'


2 minuti di lettura

Tradizione e sapori di Modena
Domani la candidata sindaca Maria Grazia Modena, accompagnata da alcuni dei candidati della Lista civica 'Modena per Modena' al consiglio comunale, terrà un incontro davanti all'Inceneritore di Modena in via Cavazza 45.
 
'Nel nostro programma - precisa la prof Maria Grazia Modena - c'è il superamento dell'economia lineare per iniziare il percorso verso l'economia circolare. L'economia lineare consiste nell’ “usa e getta”. La gran parte degli oggetti che usiamo quotidianamente ha una vita molto breve: li usiamo e  li buttiamo. La loro vita può essere più o meno lunga, ma alla fine la conclusione è sempre la stessa: la pattumiera. Secondo il modello dell’economia lineare, la vita di ogni prodotto è scandita essenzialmente da cinque tappe: estrazione, produzione, distribuzione, consumo e smaltimento.  L'inceneritore, il termine 'termovalorizzatore' è solo uno specchietto per allodole, è il simbolo dell'economia lineare. Quello di Modena produce 220.000 tonnellate di Co2 all'anno, cifra spaventosa, più dell'intero parco auto circolante a Modena. Consuma acqua potabile, emette gas climalteranti e pericolosi per la salute, specialmente per i polmoni. Al termine dell'incenerimento, rimane 1/3 di quanto incenerito che viene trasformato in polveri da smaltire in discarica'.
 
'L’economia circolare consiste invece nel conservare il più a lungo possibile il valore dei materiali
e dell’energia utilizzati per fabbricare i prodotti, in un’ottica di condivisione, prestito, riparazione, ricondizionamento, e poi recupero e riutilizzo che portano a “mantenere in vita” i prodotti il più a lungo possibile e a ridurre al minimo la produzione di rifiuti. La riduzione dei rifiuti dovrebbe passare anche da pratiche di “simbiosi industriale”, basate sul presupposto che quello che è scarto per una ditta può essere una risorsa per un’altra azienda. Una volta che il prodotto ha però terminato la sua funzione, l’economia circolare, in accordo con la gerarchia dei rifiuti, ci chiede di reintrodurre i materiali di cui il bene è composto nel ciclo economico. Così si possono continuamente riutilizzare all’interno del ciclo produttivo generando ulteriore valore - afferma la Modena -. Per tutte queste ragioni io e la mia Lista siamo per la  progressiva riduzione della attività del bruciatore di via Cavazza con uno stop ai rifiuti provenienti da altre Province e altre città per giungere alla sua chiusura definitiva e ciò a tutto vantaggio della salute dei modenesi. E questo è uno degli obiettivi principali della mia attività di sindaco, se sarò eletta'.
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