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'Come mi aspettavo, rimanendo apertamente non allineato alla sottomissione atlantista di Giorgia Meloni, dopo ripetuti avvisi, mi hanno ufficialmente revocato le cariche di coordinatore territoriale e presidente della sezione di Correggio, da me fondata (quindi ora estinta). Non proprio espulsione che sarebbe più clamorosa (e sincera) ma una degradazione, che da l’avvertimento ai tanti, che la pensano come me, ma tacciono. Affinché continuino a non esporre dissenso dal “pensiero unico” sempre più oppressivo e guerrafondaio'. A parlare è Andrea Nanetti, ormai ex presidente Fratelli d’Italia Correggio e coordinatore bassa est Reggiana
'Indipendentemente da cosa si pensi sulle cause di questa guerra e sul presidente Putin (fino a ieri idolo dei sovranisti), queste sanzioni anti russe strangolano troppe aziende e l’economia italiana, non quella russa. E neanche aiutano il popolo ucraino.
Poi l’Italia ha scuole, strade e ospedali che cadono a pezzi e il parlamento cosa fa? Spende miliardi pubblici per armi pesanti contro la Russia. Rischiando d’ingrandire un conflitto regionale in globale, una terza guerra mondiale. Oltretutto già il 10 marzo 2022 per punizione mi fu revocato il ruolo di Responsabile provinciale del dipartimento Ambiente, appena assegnatomi. Dissero (e scrissero): “per incitamento alla disobbedienza civile” in quanto ero e sono contrario al green pass ma io, a fatti. Con l’esempio e partecipando a manifestazioni pubbliche, mentre FdI s’oppone solo “come linea politica” proprio così mi fu scritto nelle comunicazioni (che archiviai) - continua Nanetti -. Ecco perché i meloniani contro il lasciapassare draghista, oltre ai proclami, non hanno mai organizzato ne partecipato a manifestazioni ne nulla di concreto, cioè opposizione di facciata. E ora, per soggiacere a Biden si espone l’Italia a rappresaglie terrificanti e ricadute economiche già sotto gli occhi (e le tasche) di tutti. Infatti la maggioranza degli italiani ne rimane contraria. Insomma serve il coraggio di riconoscerlo: io non taccio: è tradimento della Patria. Me ne andai dalla Lega perché entrò nel “governo mucchiata” Draghi, che progressivamente affossa l’Italia, oggi esco dalla finta opposizione. Niente carriera politica? Rischierò qualcosa? Pazienza. Ma almeno io, dentro me stesso mi sento sereno'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>