La Pressa redazione@lapressa.it Notizie su Modena e Provincia
Logo LaPressa.it
Facebook X Youtube Linkedin Instagram Telegram

LG
Tradizione e sapori di Modena
La Pressa ha bisogno di te. Ora.
Da oltre 8 anni, La Pressa è al fianco dei modenesi con un’informazione libera, indipendente, gratuita. Ogni giorno raccontiamo il nostro territorio senza filtri, senza padroni, senza contributi pubblici. Se ogni lettore donasse anche solo pochi euro, potremmo continuare senza pubblicità invasive o il rischio di chiusura del nostro giornale. Dacci il tuo sostegno.
LG
Articoli Politica

Renzi ha azzerato il Fondo Nazionale per l'affitto: a Modena 1 milione in meno per aiutare chi ha bisogno

Renzi ha azzerato il Fondo Nazionale per l'affitto: a Modena 1 milione in meno per aiutare chi ha bisogno

Il Comune ha compensato con risorse proprie e nuove misure gli aiuti mancanti, rilanciando un nuovo piano per l'abitare


2 minuti di lettura

Tradizione e sapori di Modena
Da 100 milioni a zero euro. Nel 2015 il taglio, equivalente più ad una cancellazione, da parte del Governo Renzi, del Fondo Sociale Nazionale per l'affitto, ha creato nelle casse del Comune di Modena, ed in particolare a quelle destinate a contenere le risorse da utilizzare per il sostegno delle famiglie in emergenza abitativa, un ammanco di circa 1 milione di euro. Gli effetti non si sono fatti attendere, soprattutto sul 2016, ma non solo. Se l'amministrazione comunale, sia attraverso fondi residui sia attraverso una razionalizzazione degli interventi, non avesse compensato quell'ammanco da un milione di euro e, anzi, non avesse 'rilanciato' con un nuovo piano per l'abitare, gli effetti, anche sull'anno in corso, sarebbero stati diversi.  In negativo. 

Anche perché i dati che a Modena, complice la crisi economica, confermano una emergenza abitativa, ci sono. Partendo dal numero degli sfratti esecutivi ed eseguiti con l'uso della forza che sono passati dai 241 del 2014 ai circa 300 del 2016. Emergenza alla quale il Comune ha cercato di fare fronte investendo risorse proprie per più di un milione di euro solo per la rinegoziazione dei contratti di affitto, che ha portato la media delle rate mensili a carico delle famiglie ad abbassarsi ulteriormente.
In questo ambito, in due anni, sono stati 230 i contratti rinegoziati. 

Un altro importante intervento, giudicato tale dall'Assessore al Welfare del Comune di Modena Giuliana Urbelli in un seminario con le associazioni modenesi che si muovono sul tema dell'abitare e dell'accoglienza, organizzato martedì al Windsor Park, è stato quello intitolato 'Modena per l'Affitto'. Un'azione che prevedeva semplicemente (ma non troppo), il contributo per il pagamento della rata mensile. A Modena ne hanno usufruito in 377 nuclei che hanno ricevuto un contributo per l'affitto pari ad una media di tre mensilità. Circa 1300 euro.


ll fondo nazionale per l'affitto che è stato cancellato


'Il Fondo nazionale per l'affitto, previsto dall'art. 11 della legge 431/98, prevede, visto che come misura (anche se azzerata nei contenuti), c'è ancora, l'erogazione di contributi a favore di famiglie che abitano in affitto ed hanno un canone di locazione eccessivamente oneroso rispetto al reddito. Con il Fondo, per la prima volta era stato individuato uno strumento che, attraverso il sostegno finanziato al reddito delle famiglie che vivono in locazione, aveva  consentito di stabilizzare la permanenza negli alloggi di proprietà privata riducendo, così, la pressione della domanda sul versante pubblico'.
In pratica un circolo virtuoso innestato dall'immissione di denaro pubblico per importi tali da evitare una somma di situazioni di emergenza che, se verificate, avrebbero comportato una spesa maggiore da parte del pubblico. Un provvedimento che, però, nel 2015, il governo ha deciso di non rifinanziare.

Foto dell'autore

La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, sociale ed ec...   

La Pressa
Logo LaPressa.it

Da anni Lapressa.it offre una informazione indipendente ai lettori, senza nessun finanziamento pubblico. La pubblicità copre parte dei costi, ma non basta. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci segue di concederci un contributo. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, è fondamentale.

Articoli Correlati