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È iniziata con il sorvolo in elicottero sulle aree colpite dall’alluvione la visita del commissario alla Ricostruzione in Emilia-Romagna, generale Francesco Paolo Figliuolo, accompagnato dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, la vicepresidente con delega alla Protezione civile, Irene Priolo, e il sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Davide Baruffi.
Al rientro a Bologna, il commissario Figliuolo proseguirà la giornata incontrando, nella sede della Regione, i presidenti delle Province colpite, con loro anche il sindaco di Forlì, e poi i componenti il Patto per il Lavoro e per il Clima.
'Il commissario per la ricostruzione post alluvione generale Figliuolo oggi ci ha assicurato ascolto e confronto, con spirito di collaborazione e dialogo. Già durante la pandemia aveva mostrato grande capacità operativa e ci aspettiamo che anche sull’emergenza che ha colpito il nostro territorio agisca con rapidità ed efficacia, perché non possiamo permetterci altre attese.
La sofferenza che vivono le nostre comunità non può farci attendere oltre, dobbiamo agire subito' - questo invece il commento del presidente della Provincia di Modena Fabio Braglia al termine dell'incontro con Figliuolo.
'Da parte dei territori c’è la massima disponibilità a collaborare attivamente per avviare in fretta un grande piano di ripristino delle strade dell’appennino e di sistemazione dei tanti versanti franati. A Modena sono 333 gli interventi urgenti da mettere in campo, con danni di oltre 52 milioni di euro che servono per la rimessa in funzione dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche e di questi, oltre 11 milioni servono per il ripristino delle strade provinciali con oltre 20 frane e dissesti che stanno interessando tutto l’appennino. Come già ribadito, i Comuni sono in grave difficoltà perché hanno esaurito le risorse da mettere a disposizione per i primi lavori di somma urgenza, e mancano ancora le risorse necessarie agli indennizzi per quanti hanno subito danni alle proprie attività, assenti nel dl alluvioni del primo giugno'.
Redazione Pressa
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