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Buongiorno signor sindaco
Sono Marina Pozdnyakova, nipote di Vladimir Pereladov, il partigiano sovietico che ha direttamente partecipato al movimento della Resistenza in Italia in qualità di Comandante del Primo battaglione d’assalto russo. Venne arruolato nel luglio del 1941 essendo iscritto, in quando studente, alla guardia nazionale di Mosca. Comandò una batteria di artiglieria, ma non a lungo, perché cadde prigioniero. Fu deportato dai nazisti e condotto ai lavori forzati in Italia. Più volte tentò di fuggire dalla prigionia e infine ci riuscì, mentre era detenuto in un campo vicino di Sassuolo.

Nel marzo 1944 fu creato un distaccamento partigiano russo costituito da prigionieri di guerra aggregatisi alle forze partigiane già esistenti. Il comandante di questo distaccamento fu nominato l'ufficiale dell'Armata Rossa Vladimir Pereladov. Era soprannominato dagli italiani come 'capitano russo'.
Le azioni del distaccamento ebbero un tale successo che nel luglio 1944, dopo tre giorni di aspri combattimenti, fu preso un punto strategicamente importante: la città di Montefiorino. Nasce così la Repubblica di Montefiorino.
Per i servizi di combattimento, per l'esecuzione di missioni di combattimento particolarmente difficili, il distaccamento partigiano del capitano russo venne insignito del titolo di 'battaglione d'attacco russo'. I combattenti demolirono ponti, abbattettero e distrussero i veicoli con munizioni e manodopera nemica, distrussero numerose le guarnigioni di camicie nere, catturarono un numero elevato di soldati e ufficiali tedeschi e italiani. In Italia, c'erano leggende sulle imprese del battaglione d'attacco russo e del suo comandante, il capitano russo. Per i suoi servizi militari, Vladimir Pereladov è stato insignito due volte con più alto riconoscimento dei partigiani italiani, La «Stella Garibaldina per il valore».
Vladimiro è tornato spesso in Italia, importanti furono le celebrazioni del XX anniversario della nascita della repubblica partigiana di Montefiorino, durante la quale ricevette una medaglia d’oro e una pergamena con scritto: 'Il Comitato Provinciale per le celebrazioni del ventennale della lotta di liberazione consegna, a nome delle forze della Resistenza e della popolazione modenese, questa medaglia d’oro al comandante Vladimiro Pereladov in segno di riconoscenza per l’attività e il contributo dato dalla valorosa formazione sovietica che assieme ai partigiani della provincia di Modena combatté nel territorio della repubblica di Montefiorino per affermare gli ideali universali della giustizia, della libertà e della pace'.
Partendo dalle vicende di Pereladov, che avrà un importantissimo ruolo per il movimento della Resistenza in Emilia Romagna, il documentario di Valeriya Lovkova racconta anche di come molti furono i partigiani russi, che contribuirono a liberare l’Italia dal nazi-fascismo. Una storia narrata attraverso documenti storici ed interviste, alternati ad immagini suggestive dei luoghi della Resistenza.
A seguito della proiezione stato organizzato un collegamento con lo storico e accademico delle Scienze russo Professore Mikhail Talalay, il quale ha anche partecipato alla ricostruzione storica del documentario.
L’Associazione Culturale Russia Emilia Romagna ha organizzato questo evento con il patrocinio del Comune di Sassuolo, del Comune di Volgograd, del Consolato Generale della Federazione Russa in Milano e del Centro Russo di Scienza e Cultura di Roma. Non mancavano il supporto dello sponsor Eurasian Travel e dell’Associazione 'Aiutateci a Salvare i Bambini' Onlus.

L'Associazione culturale Russia Emilia-Romagna ha fatto, fa e farà tantissime iniziative per ricordare il ruolo di Russi in Italia e Italiani in Russia, come fanno tutti giorni gli ambasciatori d’Italia e Russia.
L’amicizia e l’aiuto tra due popoli dura e durerà ai secoli e non è consentito a nessun politico rompere i rapporti tra due grandi nazioni.
Democrazia significa il pluralismo, conoscenza dei fatti storici senza le preferenze uno ad altro, ma purtroppo tutti noi vediamo negli ultimi due anni il riemergere prepotente della russofobia.
I nostri nonni italiani e russi combattevano a fianco di fianco per la Libertà durante la Seconda guerra mondiale e ogni 25 aprile tutti politici italiani, dal Presidente della Repubblica sino ai sindaci di tutte città italiane festeggiano Liberazione d’Italia dal fascismo. L'Associazione Russia Emilia Romagna organizza diverse iniziative di commemorazione dei fatti accaduti durante il secondo conflitto mondiale, tenendo viva la memoria dell’eroi di Resistenza Italiana.
'Chi non conosce il passato non conosce né il presente, né il futuro, né se stesso», disse Il pensatore francese Voltaire all'inizio del XVIII secolo.
La Costituzione Italiana garantisce: La libertà di riunione. L’art. 17 Cost. riconosce ai cittadini “il diritto di riunirsi pacificamente e senz’armi” (comma 1), precisando che le riunioni “possono essere vietate solo per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica” (comma 2 e 3).
Il disposto costituzionale va messo in correlazione con l’art. 2 Cost. e con l’art. 3 Cost., trattandosi di un mezzo che meglio consente ai cittadini di sviluppare la loro personalità e di operare efficacemente.
Si tratta di una libertà a carattere collettivo riconosciuta a tutti coloro che volontariamente si ritrovano in uno stesso luogo per qualsiasi scopo (culturale, di divertimento, per motivi religiosi, ecc.).
In essa vi rientrano, quindi, cortei, le processioni religiose, le rappresentazioni, gli spettacoli organizzati privatamente, i convegni, le assemblee, i comizi.
Speriamo che la mostra/conferenze 20 gennaio a Modena possa avere il suo diritto costituzionale di esistere.
Marina Pozdnyakova Pereladova
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>