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Come noto, sono stati centinaia i casi di ragazzi ai quali lo scorso anno è stata negata di fatto la possibilità di accedere non solo alla prima scuola secondaria superiore scelta, ma anche alla seconda o addirittura la terza scelta.
Il 15 dicembre i Comitati di Genitori degli Istituti comprensivi IC1 Cavour, IC4 G. Ferraris, IC5 scuole medie Carducci, IC7 Guidotti, IC9 scuole medie S.Carlo, IC10 Marconi di Modena e dell’Istituto comprensivo di Nonantola avevano posto la questione al direttore dell’ufficio scolastico regionale dell’Emilia Romagna, al presidente della Regione Emilia Romagna, presidente della Provincia di Modena, sindaco di Modena, ministro dell’Istruzione, dirigenti scolastici delle scuole secondarie di secondo grado di Modena.
Ebbene, la loro lettera ad oggi è rimasta senza risposta. Nel frattempo sono state aperte le iscrizioni al nuovo anno scolastico.
'La data del termine della iscrizione alle scuole superiori è imminente per cui occorre un vostro urgente riscontro sull’incontro richiesto' - scrive il Comitato in una nuova missiva rivolta agli stessi destinatari.
Nella lettera i genitori sottolineavano, tra le altre cose, come 'la formazione delle prime classi dovrebbe rappresentare per le istituzioni pubbliche scolastiche il primo passo verso la realizzazione concreta del diritto allo studio' e che tale diritto 'sia effettivamente promosso, difeso e agito affinché i principi costituzionali a cui le istituzioni pubbliche sono necessariamente votate si traducano in misure e azioni specifiche'.
'La presente nostra richiesta emerge in un contesto emergenziale nel quale si consolida una lesione del diritto allo studio, quando voi istituzioni pubbliche adottate criteri di selezione che impediscono l’ingresso nelle scuole secondarie, a cui invece aspirano i nostri figli - affermano ancora i genitori chiedendo urgentemente, un incontro in presenza con la partecipazione di tutte le parti istituzionali e non -. I cosidetti criteri di precedenza, che dovrebbero essere ispirati ai criteri di ragionevolezza (ovvero congruità ed equità) impediscono di fatto il diritto a quel determinato percorso di istruzione e formazione a cui i nostri figli ambiscono'.
Redazione Pressa
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