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Sindaci e candidati di centro destra uniti: 'Guida e futuro di Aimag rimangano in mano ai comuni, non a Hera come vuole il PD'

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Questa mattina, a Carpi, i candidati e agli amministratori di centro destra di 8 comuni riuniti a Carpi: 'Al voto i cittadini chiamati a una scelta di campo. Con il centro-destra Aimag rimarrà del territorio, con il centro sinistra sarà in mano a Hera'


Sindaci e candidati di centro destra uniti:  'Guida e futuro di Aimag rimangano in mano ai comuni, non a Hera come vuole il PD'
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'Hera, già socio al 25% in Aimag, può essere un partner strategico ma è inaccettabile che abbia in mano la direzione strategica, e quindi il futuro di Aimag. Ovvero il futuro che il sindaco PD di Carpi insieme al sindaco e segretario provinciale PD di Soliera hanno prospettato procedendo a maggioranza, allo scadere del patto di sindacato, con la nomina di un nuovo CDA in cui non sono rappresentati i comuni dell'area nord e del territorio in cui AIMAG nasce ed opera. Un CDA che ha visto l'ingresso di Hera che a sua volta ha espresso il nome del nuovo Direttore Generale.

Un processo, quello che in assenza di un patto sindacato sta portando di fatto al controllo operativo e strategico di Aimag a Hera che potrebbe arrestarsi, anzi azzerarsi nel momento in cui alla guida di Carpi e degli altri comuni soci si confermassero o affermassero sindaci ed amministratori di centro-destra che fino ad ora hanno agito per impedire l'ascesa di Hera nella stanza dei bottoni e per il mantenimento di un controllo pubblico rafforzato da parte dei comuni soci. Unica garanzia affinché Aimag continui ad essere un patrimonio dei comuni di riferimento e del territorio. Non solo nella proprietà ma anche e soprattutto nelle scelte strategiche'. 

Tesi ed obiettivi rilanciati questa mattina a Carpi dagli amministratori e candidati a sindaco di centro destra dei comuni di Carpi, Mirandola, San Felice sul Panaro, cavezzo, Medolla, Soliera, San Prospero, Concordia, San Possidonio.

Presente all'appuntamento organizzato dal candidato sindaco di Carpi Annalisa Arletti, anche il sindaco di Poggiorusco, da sempre sostenitore di una AIMAG a controllo rafforzato dei comuni e con controllo strategico totalmente in mano alla parte pubblica. 

Una posizione che, a onor del vero politico, è stata condivisa con la maggioranza dei sindaci di amministrazioni di centro sinistra nell'area nord (A Mirandola anche uno degli ultimi atti presentati dalla lega in tale direzione ha avuto il via libera all'unanimità di tutte le forze politiche), ma con la conseguenza di avere creato uno strappo nel PD provinciale. Diviso tra la posizione assunta dai sindaci di Carpi e Soliera (quest'ultimo anche segretario provinciale del partito), a favore dell'ingresso di Hera nel CDA di Aimag (nonostante la contrarietà di tutti i comuni soci dell'area nord ad esclusione di Concordia, astenuto), e all'affidamento ad un 'uomo Hera' anche della direzione, e la posizione assunta dagli amministratori PD dei comuni dell'area nord, contrari a questa soluzione e di fatto uniti al centro destra nel sostenere una Aimag totalmente pubblica nella governance e nella direzione. Ma non solo. Uniti, come nella mozione approvata a Mirandola, nel ritenere che un nuovo patto di sindacato che vincola i comuni per 5 anni, debba essere espressione ed essere legittimato dalle amministrazioni che nasceranno dal voto dell'8 e 9 giugno. Cosa che di fatto è avvenuta. La proposta del sindaco di Carpi di stipulare un nuovo patto di sindacato prima delle elezioni è di fatto naufragata e la stipula di un nuovo patto di sindacato, con lo stop dell'attività ordinaria dei consigli comunali, e rinviata al coinvolgimento dei nuovi sindaci e delle nuove amministrazioni.

'Dopo essersi visto rigettare la proposta di realizzazione di un nuovo Patto di Sindacato che abbiamo sempre creduto fosse giusto rinviare a dopo le elezioni, anche per evitare che chiunque si trovi ad amministrare Carpi abbia un percorso obbligato, il sindaco PD Bellelli ha agito nell'ombra nominando con il socio privato Hera un nuovo direttore generale che, guarda caso, viene proprio da Hera' - ha affermato Annalisa Arletti, candidato sindaco per il centro-destra a Carpi. 'Tutto questo deve cessare e all'arroganza sfrenata di un primo cittadino arrivato a fine corsa, deve essere anteposto un modello diverso, che tuteli Aimag, i carpigiani, e il territorio'. 
'Per questo - conclude - il voto dell'8-9 giugno e fondamentale per affermare chi, con coerenza, si è sempre battuto per una Aimag legata al territorio e del territorio, capace di rappresentare e rispondere alla comunità e non a logiche da SPA, quali quelle di Hera'.

“La nostra posizione è chiara e coerente con le azioni intraprese fino ad ora, anche in seno al nostro consiglio comunale, e vuole Mirandola all’interno di una compagine di soci pubblici che tornino compatti a sottoscrivere un Patto di sindacato che veda chiaramente in mano ai comuni l’effettiva gestione dell’Azienda, Con un nuovo CDA, che ne sia effettiva espressione' - afferma Letizia Budri, attuale Vicesindaco di Mirandola e candidata alla carica di sindaco. 'Le operazioni a cui abbiamo assistito negli ultimi mesi - nonostante i tentativi d’incontro che ci sono stati a Cavezzo e a Mirandola, proprio tra i comuni soci - non hanno dimostrato alcun cambiamento e alcuna differente volontà rispetto alla linea dettata da Carpi da oltre un anno a questa parte e l’epilogo a cui abbiamo assistito, relativo alla nomina del nuovo Direttore Generale – già DG di Hera Ambiente e servizi – ci ha confermato i forti timori, che da tempo Mirandola, insieme a molti dei comuni dell’area nord e del mantovano manifestano'.

'Hera, socio minoritario che sta provando a diventare controllore unico di una società concorrente, non ha la stessa “mission” di AIMAG, in quanto società per azioni PRIVATA; questo, è bene precisarlo per trasparenza nei confronti dei cittadini. Pur essendo anch’essa una società per azioni, Aimag deve rimanere pubblica perché non ragiona mettendo il profitto al primo posto come è tipico delle SPA private, e, qualora in ogni caso ci fossero dei profitti, i Comuni Soci potrebbero utilizzare i dividendi per investire sui servizi alla comunità'. Così la candidata sindaco del centro - destra a Concordia Federica Luppi.
Concordia, lo rirdiamo, è stato l'unico dei comuni dell'area nord ad essersi astenuto, per volontà del suo sindaco, alla nomina del nuovo CDA con Hera all'interno. Una decisione criticata dal centro destra ed oggi dalla candidata Luppi. 'Il ruolo di Concordia, socio a circa il 3% in AIMAG, deve essere quello di ricomposizione dell’asse con i Sindaci della Bassa, ricostruendo quel patto rotto dal sindaco di Carpi, Bellelli. La posizione del Sindaco uscente Prandini, che si è astenuto rinunciando a lottare, andando contro a parte della sua stessa maggioranza, è contro gli interessi dei suoi concittadini Concordiesi'.

'Hera, come socio al 25% può continuare ad essere risorsa e agire in sinergia con Aimag, altra cosa è il controllo. Ci siamo opposti alla proposta di un patto sindacato prima delle elezioni che avrebbe portato i nuovi sindaci a seguire per 5 anni direttive frutto di scelte non loro. Attendiamo l'esito delle elezioni per procedere con un patto di sindacato solido che governi per 5 anni la società. Speravano di avere una condivisione da parte di chi aveva deciso l'ingresso di Hera e invece abbiamo addirittura registrato una accellerazione con la nomina del direttore generale espressione di Hera' - ha sottolineato il sindaco di San Felice sul Panaro e ricandidato Michele Goldoni.

'Aimag è una ricchezza e una garanzia del territorio che noi sindaci non possiamo permetterci di perdere. Ogni giorno chi amministra il territorio ne ha la conferma. Sindaci e amministratori, tecnici del comune hanno la possibilità di agire in stretto contatto con la società e di avere risposte in tempo reale, cosa che non può succedere con colossi com Hera che agiscono su altre logiche economiche e territoriali' - afferma Stefano Venturini, candidato sindaco di centro destra a Cavezzo.

'Siamo qui uniti per fare chiarezza rispetto anche quanto abbiamo letto sulle dichiarazioni dei sindaci PD rispetto ad un patto di sindacato che se stipulato prima delle elezioni avrebbe certificato quell'indirizzo strategico, quel CDA e quella governance che abbiamo contestato. Quel documento avrebbe sancito probabilmente la fine di Aimag così come la conosciamo. L'azione dei sindadi e dei candidati qui oggi è l'ulteriore conferma del lavoro che si sta facendo e soprattutto che si vorrà fare al servizio dei cittadini, della comunità, del territorio e di Aimag che ne è simbolo. Non possiamo rassegnarci a lasciare nelle maglie del colosso quotato in borsa, lontano dal territorio, un patrimonio come Aimag' - ribadisce Lavinia Zavatti, candidato centro destra a Medolla.

'Mi rivolgo ai sindaci e consiglieri del PD che non so per quale motivo hanno deciso di sostenere questa scelta che porta Aimag nelle mani di Hera' - ha affermato Bruno Fontana, attuale Vicesindaco a San Felice sul Panaro e candidato sindaco a San Prospero. 'Sostengo a pieno iniziative come questa, espressione della compatezza e della chiarezza delle posizioni espresse dal centro-destra su un tema fondante come quello di Aimag, azienda valutata 500 milioni di euro, patrimonio del territorio. Auspico e propongo che iniziative simili possano essere organizzate su altri temi fondanti per il nostro territorio, come la sanità, con l'ospedale di Mirandola, o le infrastrutture che mancano, dalla Cispadana a quelle relative al collegamento con Modena'.

'Il timore fondato è che dietro all'operazione portata avanti da Hera con l'avvallo del sindaco di Carpi e delle Terra d'argine sia esclusivamente fondata da ragioni economiche e non dall'interesse per il territorio e a questa logica continueremo ad opporci' - ha affermato Donato Bergamini, candidato sindaco a San Possidonio.

Gi.Ga.


Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 

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